Codici: Iliad nega i disservizi di maggio e rifiuta il dialogo, porteremo il caso all’attenzione dell’Agcom

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A distanza di un mese, il capitolo dei disservizi Iliad non si è ancora chiuso. Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro tra Codici e l’azienda, volto ad affrontare la questione nell’interesse dei consumatori rappresentati dall’associazione e dei clienti della società. Una riunione richiesta con spirito propositivo, almeno da Codici, che però ha dovuto prendere atto dell’atteggiamento tutt’altro che collaborativo di Iliad.

“Cerchiamo sempre il dialogo – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché siamo convinti che per il bene dei consumatori sia utile e prezioso il confronto con la controparte. A volte è positivo, altre invece è aspro, ma in linea di massima porta sempre a dei risultati. Purtroppo, nel caso di Iliad ci siamo trovati di fronte un muro. L’azienda, di fatto, ha negato i disservizi lamentati dagli utenti che si sono rivolti alla nostra associazione in seguito al blackout registrato ad inizio maggio. Una presa di posizione che inizialmente ci ha lasciati increduli. Senza contare l’eco avuta dalla notizia e le segnalazioni di down registrate dai siti specializzati, all’epoca dei fatti la stessa azienda aveva riconosciuto il problema, spiegando le cause del disservizio”.

“Ci aspettavamo, quindi, un confronto su quanto accaduto nell’interesse dei consumatori – aggiunge Giacomelli – e, invece, con amarezza abbiamo dovuto constatare un rifiuto al dialogo. A questo punto ci troviamo costretti a portare il caso all’attenzione dell’Agcom. Chiederemo all’Autorità di fare chiarezza sui disservizi che si sono verificati al fine di tutelare i consumatori. A nostro avviso, a fronte dei problemi che si sono registrati nel traffico dati e telefonico, è doveroso riconoscere un indennizzo”.

Come si ricorderà, furono migliaia le segnalazioni di utenti Iliad alle prese con problemi con la navigazione internet o le chiamate. I disservizi principali si registrarono nelle grandi città, da Milano a Napoli, da Torino a Roma passando per Venezia, Bologna e Perugia, solo per citare i casi più eclatanti. L’associazione Codici ha avviato un’azione per la richiesta di indennizzo degli utenti, che ora, come detto, segna questa nuova tappa, ovvero la segnalazione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

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Fonte: Codici

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