Codici: nei contratti Rc Auto le lobbies danneggiano interessi pubblici e dei consumatori

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Rc auto
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I contratti di Responsabilità Civile Auto (Rc Auto) presentano clausole vessatorie che violano le norme sulla concorrenza. Questo è il motivo che ha spinto le associazioni dei consumatori, compresa Codici, a intraprendere un’azione legale congiunta e a presentare numerosi esposti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) per denunciare il comportamento scorretto di diverse compagnie di assicurazioni.

Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, afferma: “Alcune importanti società applicano ai propri clienti clausole nei contratti Rc Auto che sono considerate vessatorie in merito alla riparazione dei danni ai veicoli. Questo avviene in aperta violazione delle normative vigenti, che vietano alle compagnie assicurative di imporre agli assicurati gli operatori da utilizzare per le riparazioni dei veicoli. Questo caso, a nostro parere, rappresenta un esempio del potere negativo delle lobby. Esse esercitano un’influenza significativa che danneggia l’interesse pubblico e i cittadini. Questa realtà non può più essere ignorata, ma deve essere affrontata.”

Giacomelli prosegue spiegando che la legge sulla Concorrenza del 2017, all’articolo 1, comma 9, concede all’assicurato il diritto di ottenere un risarcimento completo per la riparazione adeguata del veicolo danneggiato utilizzando imprese di riparazione di propria fiducia. Tuttavia, le compagnie assicurative, spesso attraverso le reti di agenti e periti, applicando clausole contrattuali illegittime, limitano pesantemente la scelta del riparatore da parte dei danneggiati, indicando le carrozzerie presso cui effettuare obbligatoriamente le riparazioni, riducendo così la libertà dei consumatori e il loro diritto a una riparazione adeguata. Questa pratica è considerata vessatoria, viola le norme comunitarie sulla concorrenza (articolo 101 del TFUE) e va contro l’articolo 16 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, che riguarda la libertà d’impresa, nonché l’articolo 41 della Costituzione italiana, che tutela il diritto alla libera iniziativa privata.

Giacomelli evidenzia anche che, nonostante alcuni emendamenti bipartisan al Disegno di Legge sulla Concorrenza abbiano cercato di porre fine a questa pratica illegale, la lobby delle compagnie assicurative è riuscita a bloccarli in Parlamento, a danno dei consumatori. Pertanto, è giunto il momento di reagire a situazioni del genere. Oltre agli esposti presentati all’Antitrust, le associazioni intendono presentare al Governo e al Parlamento una proposta condivisa affinché si rafforzi la protezione dei diritti degli assicurati, come previsto dalla legge del 2017, nel Disegno di Legge sulla Concorrenza.

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Fonte: Codici: le lobbies danneggiano interessi pubblici e dei consumatori , Codici.org

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