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La Filcams CGIL di Vicenza ha espresso forte preoccupazione dopo gli ultimi sviluppi riguardanti la chiusura di alcuni punti vendita COIN, inclusi quelli di Vicenza e San Donà di Piave. Il negozio di Vicenza, che conta attualmente 16 dipendenti diretti e un consistente indotto che coinvolge addetti alle pulizie, vigilanza e vendita, vedrà la chiusura annunciata a fine anno.
Piano di rilancio di COIN: molte le incognite
La Filcams CGIL ha sottolineato la mancanza di informazioni chiare e concrete riguardo al Piano di rilancio presentato dall’azienda. Le dichiarazioni in merito, sebbene riconoscano la complessità della situazione, non forniscono dettagli sufficienti a rassicurare sulle reali prospettive future dei lavoratori.
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L’incontro con il primo cittadino di Vicenza e gli assessori al lavoro e al commercio ha visto la CGIL ribadire l’urgenza di trovare soluzioni concrete per i lavoratori del centro storico, un’area già segnata dal fenomeno delle chiusure cicliche e dello spopolamento.
La Filcams CGIL chiede soluzioni concrete
Il sindacato ha richiesto un incontro con l’assessore al lavoro della Regione Veneto e con l’unità di crisi aziendali, previsto per il 20 febbraio. La Filcams ha bocciato le proposte politiche locali riguardanti la ricollocazione del personale in altri punti vendita, ritenendo che tali soluzioni non siano sostenibili, soprattutto per le lavoratrici con contratti part-time che affronterebbero trasferimenti onerosi e difficili da conciliare con le proprie vite.
Tutelare l’occupazione e il commercio locale
Filcams CGIL ha ribadito la necessità di un confronto trasparente e costruttivo, al fine di salvaguardare i posti di lavoro e l’attrattività commerciale del centro storico di Vicenza, che rischia di subire ulteriori danni a causa della chiusura di attività come COIN. La rassegna di queste problematiche non è solo una questione occupazionale, ma anche di vitalità e sostenibilità per il commercio del centro città.