La situazione economica industriale finanziaria di Brenta PCM è oramai consolidata e ben nota. Dal fallimento di Plastic Forming si è passati all’affitto di ramo d’azienda da parte di Brenta PCM. Ed ora ad un passo del termine del contratto di affitto come una doccia fredda arriva da parte di quest’ultima la richiesta ed il relativo accoglimento di una procedura di concordato preventivo.
Nel mezzo si era paventato uno spiraglio di luce grazie al fattivo interessamento da parte di WorkPlastic, e si prospettava la possibilità di una continuità industriale ed occupazionale volta a garantire il futuro di 120 lavoratori e delle loro famiglie.
L’adire alla procedura concorsuale ha provocato il congelamento di qualsiasi opzione percorribile volte a garantire la continuità industriale di un’impresa leader nel settore della componentistica automotive.
A nulla sono valse le decine di incontri sviluppati dalle organizzazioni sindacali dalle RSU Aziendali con l’interessamento fattivo della Regione del Veneto attraverso l’unità di crisi dell’ assessorato al lavoro.
Siamo di fronte ad una situazione complicata nella quale riteniamo che solo attraverso lo sforzo comune dei lavoratori, della comunità, delle istituzioni e non ultimo degli imprenditori direttamente coinvolti, potremmo giungere ad un nuovo percorso industriale di successo e di rinnovata competitività aziendale.
Per questo motivo Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil di Vicenza congiuntamente alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU) di Brenta PCM Spa proclamano lo stato di agitazione permanente dei lavoratori e delle lavoratrici con una nuova iniziativa di assemblea-sciopero che si svolgerà mercoledì 15 giugno 2022 dalle ore 13:30 alle ore 14:30.
Terremo inoltre costantemente informati lavoratori e gli organi di stampa sugli eventuali sviluppi di una vicenda che non riguarda la singola azienda ma che coinvolge in modo più ampio tutto il territorio dell’area bassanese.
RSU Brenta PCM spa