Collegio universitario “Lamaro-Pozzani”, cavaliere del lavoro Mainetti: borse di studio Sorgente Group per una formazione internazionale

Dal 2015 hanno usufruito di un periodo di studio o ricerca all’estero 51 studenti del Collegio dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, che ospita anche universitari stranieri, fra i quali cinque afgane, in collaborazione con La Sapienza.

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Collegio universitario “Lamaro-Pozzani”
Collegio dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”

La qualità della classe dirigente è strettamente legata all’alta formazione delle giovani generazioni. La Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro contribuisce da cinquant’anni, ospitando 70 studenti, iscritti a diversi corsi di laurea, nel collegio universitario “Lamaro-Pozzani”, che porta il nome dei due cavalieri che lo hanno rispettivamente ideato e realizzato.

Valter Mainetti, cavaliere del lavoro e professore ad honorem dell'Università di Parma
Valter Mainetti, cavaliere del lavoro e professore ad honorem dell’Università di Parma

Nel 2015 si è affiancato il cavaliere del lavoro Valter Mainetti, Ceo e azionista di maggioranza di Sorgente Group, già allievo di Aldo Moro alla Sapienza, offrendo ogni anno – sono arrivate a 51 – Borse di studio finalizzate alla internalizzazione, con periodi di studio presso università straniere sulla base dei piani di ciascun studente.

Per l’anno accademico 2022-2023 sono stati ammessi al Collegio universitario “Lamaro-Pozzani” 14 studenti, selezionati attraverso prove rigorose da una rosa di 504 candidati, provenienti da tutt’Italia,  che aspirano a compiere gli studi universitari a Roma. Oltre ad usufruire dell’ospitalità hanno l’opportunità di seguire programmi didattici integrativi, corsi di lingue, incontri con personalità del mondo istituzionale, imprenditoriale e culturale. E grazie alle Borse di studio Sorgente Group, che offriranno ciascuna un contributo economico fino a 3.000 euro, potranno anche fare esperienze all’estero.

In particolare il percorso di internazionalizzazione, che ha interessato  stage, corsi universitari, e tesi di laurea, ha accompagnato gli studenti del “Lamaro-Pozzani” in moltissimi Paesi: Stati Uniti, Brasile, Argentina, Danimarca, Polonia, Belgio, Francia, Regno Unito, Germania, Olanda, Svizzera, Marocco e Portogallo. I campi di studio o di ricerca hanno riguardato filosofia, matematica, giurisprudenza, scienze dell’amministrazione, ma soprattutto ingegneria: dalla meccanica, alla biomedica, all’ aeronautica, all’ automazione e all’aerospaziale.

 

Per contraccambiare il “Collegio Lamaro-Pozzani” ospita dottoranti stranieri iscritti o che seguono attività di ricerca presso le Università romane. Attualmente,  in collaborazione con La Sapienza,  ospita, offrendo vitto ed alloggio, cinque studentesse afgane che frequentano corsi di cultura per l’impresa,  sponsorizzati dal Cavaliere del Lavoro, Linda Orsola Gilli,  Presidente di Inaz, azienda leader per la gestione e amministrazione delle risorse umane.

“In un contesto competitivo e globalizzato – rileva Mainetti – è importante incoraggiare i giovani studenti a frequentare le Università straniere. L’obiettivo delle nostre borse di studio, in linea con le finalità del Collegio Lamaro-Pozzani, è quello di formare al meglio la classe dirigente del domani. E la familiarità con l’ambiente di studio internazionale è oggi un bagaglio culturale indispensabile’’.

Il Collegio “Lamaro Pozzani”, nel 2019 ha infatti ricevuto dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, MIUR, il riconoscimento per decreto di “Collegio Universitario di Merito”. Mentre lo scorso anno, per il cinquantenario, in un messaggio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha apprezzato la valorizzazione dei talenti dei giovani, che hanno partecipato alla selezione di professionalità e di capacità, che si sono affermate nel mondo delle istituzioni, della pubblica Amministrazione e delle imprese, a vantaggio del capitale sociale della Repubblica.

Una indagine sui destini professionali degli stuenti, che hanno frequentato il “Lamaro-Pozzani”, laureati fra il 1974 e il 2020, evidenzia infatti che il 12,5 per cento è occupato in organismi istituzionali e il 18,9 per cento opera nel mondo della Ricerca e dell’Università. Mentre il 47,7 per cento ricopre incarichi dirigenziali nelle imprese. Altrettanto significativi sono i tempi brevi di inserimento nel mondo del lavoro dopo l’esperienza formativa nel Collegio dei Cavalieri del Lavoro: in meno di un mese 6 su 10 trovano un’occupazione.

Mario Grechi