
Il consigliere comunale vicentino e referente di Avviso Pubblico Raffaele Colombara ha commentato con toni preoccupati la decisione della Commissione Cultura del Senato di riaprire le porte alla pubblicità del gioco d’azzardo nel mondo del calcio, sulla base di una risoluzione presentata da Fratelli d’Italia: “Un passo indietro gravissimo nella tutela della salute pubblica e nella lotta all’azzardopatia. In particolare, è un colpo durissimo per i giovani, che sono i più esposti all’influenza di messaggi promozionali veicolati attraverso lo sport.”
Colombara ha ricordato che a Vicenza, la battaglia contro il gioco d’azzardo e i suoi effetti devastanti era iniziata oltre un decennio fa: “Già nel 2012 – ha ribadito – dati allarmanti mettevano in evidenza la crescita del fenomeno tra i giovani, dati che oggi sono ulteriormente peggiorati. Grazie a un’azione amministrativa determinata e a una mobilitazione civile importante, siamo riusciti a introdurre regolamenti innovativi che hanno eliminato la pubblicità del gioco d’azzardo dagli spazi pubblici e dai mezzi di comunicazione locali”.
Grazie alla mobilitazione di cittadini ed Amministrazioni come quella vicentina, nel 2015 era stata presentata una proposta di legge, sottoscritta da oltre 200 parlamentari di tutte le forze politiche, per vietare la pubblicità dell’azzardo, un percorso che si è poi tradotto nel divieto sancito con il Decreto Dignità del 2018. “Questo Governo – ha dichiarato Colombara – che dice a parole di combattere il fenomeno, cancella con un colpo di spugna battaglie e conquiste decennali. Rimetterle in discussione, cedendo alle pressioni delle lobby dell’azzardo e del calcio multimilionario, significa ignorare il costo umano e sociale che questa piaga comporta. La ludopatia non è un semplice vizio: è una dipendenza riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, capace di distruggere famiglie, compromettere la sicurezza economica e minare la salute mentale di chi ne è colpito”.
Colombara dunque, come amministratore e come referente di Avviso Pubblico, ha ribadito l’impegno per impedire che il gioco d’azzardo torni a essere promosso come una pratica innocua, quando invece è causa di profonde sofferenze per molte persone. “Chiedo che tutte le forze politiche e sociali responsabili si oppongano con forza a questa decisione, perché il calcio deve restare un simbolo di sport e passione, non un veicolo per incentivare dipendenze pericolose. La decisione del Senato contraddice anni di sforzi e successi nel contrasto all’azzardopatia. Chiediamo con forza al Governo di tornare sui propri passi e di adottare misure concrete per proteggere i cittadini, come il rafforzamento dei controlli sulla pubblicità occulta che già oggi è presente sui campi di calcio e l’investimento nella prevenzione e nel sostegno alle persone affette da dipendenza dal gioco d’azzardo. A livello locale continueremo a contrastare la normalizzazione del gioco d’azzardo con azioni concrete, rafforzando il controllo sugli esercizi pubblici, promuovendo campagne di prevenzione e sensibilizzazione e sostenendo chi è caduto nella trappola dell’azzardo. Le statistiche attuali sono preoccupanti: nel solo territorio dell’ULSS 8 Berica, si stima che tra 1.500 e 2.000 persone siano affette da disturbo da gioco d’azzardo, con una crescente incidenza tra i giovani. Inoltre, nel 2022, la provincia di Vicenza ha registrato una spesa di circa 4,9 miliardi di euro nel gioco d’azzardo, in aumento rispetto ai 3,4 miliardi del 2021. Nel capoluogo, i cittadini hanno giocato 211 milioni di euro, con vincite pari a 164 milioni”.
“Vicenza – ha concluso Colombara – ha dimostrato che è possibile limitare la diffusione del gioco patologico: non possiamo permettere che anni di impegno e sacrificio vengano cancellati per interessi economici di pochi a discapito della salute di tutti.”