Raffaele Colombara, consigliere comunale di “Quartieri al Centro”, da quando è in minoranza ha tirato fuori tutta la sua, apprezzabile, combattività, che oggi rivolge a costi e contenuti del trimestrale comunale “La città di Vicenza” ma che, mai, apparve la sua arma migliore, ad esempio, sul caso della Fondazione Roi su cui fu molto, diciamo”, riservato quando era in maggioranza con Variati & c., che quella Fondazione potevano e dovevano raddrizzare.
Dopo le battaglie contro la malagestio della Roi e le critiche a tanti malfunzionamenti cittadini, che, per onestà intellettuale, Rucco ha ereditato dalla precedente amministrazione e che ora sta gestendo, bene o male lo si può e lo si deve valutare caso per caso, Colombara parte oggi lancia in resta, con argomenti anche validi contro il trimestrale “La città di Vicenza”, testata comunale ma affidata in gestione a una società esterna (“per coprirne i costi” fu la motivazione).
La sua domanda posta all’amministrazione è nel titolo dell’interrogazione che di seguito pubblichiamo: “ma quanto veramente gratuito è il giornalino del comune? Quanto ci costa in realtà la rivista in distribuzione da alcuni mesi e spesso abbandonata – anche in pacchi – lungo le strade della città? Come pagare indirettamente un servizio annunciato come gratuito e accorgersi che è pure sbagliato“.
Abbiamo contattato il sindaco Francesco Rucco per un ovvio diritto di prima, sintetica replica e il sindaco è stato laconico ma chiaro: “Risponderemo all’interrogazione del consigliere comunale Colombara sui costi e leggeremo nel dettaglio anche i contenuti a cui fa riferimento. Ma, intanto, non posso che dire che è ovvio che il giornale del comune sia nei piani media…”.
L’interrogazione di Raffaele Colombara
È uscito in questi giorni il terzo numero de “La città di Vicenza – Rivista trimestrale di notizie dal Comune” che riporta in fondo alla pagina di copertina la dicitura “Rivista a costo zero per il cittadino”.
Tralasciando che sarebbe più corretto definirla una rivista che riporta le notizie care alla sola Giunta comunale, colpisce la precisazione in calce: dovrebbe certificare che tutti i costi sostenuti dall’editore sono spesati dalla pubblicità e, quindi, rassicurare il contribuente che per questa ennesima grancassa della Giunta Rucco non sono state messe le mani nelle sue tasche.
Ma l’illusione del nostro contribuente sfuma una volta arrivato alle pagine 40-41, quando la sua attenzione è richiamata da una (brutta) pubblicità su due pagine di AGSM AIM, che evidentemente non deve essere stata regalata. Il dubbio sorge spontaneo nel contribuente vicentino: quanto mi saranno costate queste due pagine di pubblicità, pure sbagliata?
Pure sbagliata?
Sì, perché nelle due pagine di pubblicità si racconta anche che AGSM AIM si occupa di verde pubblico, di servizi cimiteriali, di manutenzione del patrimonio immobiliare e monumentale del capoluogo, ecc.. di servizi per il ghiaccio, neve, esondazioni ecc…
Ma, si chiede il cittadino, sto pagando con soldi miei per farmi dire che AGSM AIM svolgerà ancora i servizi che da 10 mesi a questa parte sta assicurando AMCPS? E l’errore diventa pure beffa, laddove si dice che AGSM AIM si occupa di sosta a Vicenza quando, lo sappiamo, in virtù di una sciagurata gara, la sosta a breve sarà gestita da privati che certamente non faranno sconti o regali ai vicentini.
Ciliegina sulla torta, a inasprire nei cittadini il senso di disagio creato da queste “contraddizioni” è constatare come spesso lungo le strade della città si rinvengano notevoli quantità della stessa rivista abbandonate, spesso addirittura lasciate in mezzo ai marciapiedi in pacchi ancora legati: non una grande immagine per il Comune, pure in termini di spreco, ordine e pulizia.
Tutto ciò premesso, a nome dei contribuenti vicentini,
SI CHIEDE
Quanto ha pagato AGSM AIM le quattro pagine di pubblicità redazionale apparse sui numeri di luglio e settembre 2021 del periodico “La città di Vicenza”?AGSM AIM conferma quanto scritto (e pagato con i soldi delle bollette) a pag. 41 del numero di settembre, relativamente al capoluogo berico, e cioè di occuparsi “di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili pubblici, delle strade, del verde pubblico (…) dei servizi edili, funebri e cimiteriali della città (…) il coordinamento delle situazioni di emergenza (ghiaccio, neve ed esondazioni). Coordiniamo la gestione delle case popolari, il patrimonio di edilizia residenziale pubblica e degli alloggi, assegnati da donazioni o acquistati dal Comune, destinati a titolo di emergenza abitativa segnalata dai servizi sociali”?Per la realizzazione delle due pagine errate, sono stati spesi soldi dei contribuenti?Il sindaco Rucco ritiene corretto continuare a far scrivere la dicitura “Rivista a costo zero per il cittadino” quando invece le due pagine sono pagate dalle bollette dei vicentini attraverso AGSM AIM?Ritiene qualificante per il Comune che la rivista venga abbandonata – talvolta anche a pacchi – lungo le strade cittadine? A chi è affidatala distribuzione della rivista? Come viene svolta? Con quali costi? Chi controlla?
Raffaele Colombara
Consigliere Comunale,
Lista “Quartieri al Centro”
Comune di Vicenza