L’amministrazione comunale di Marostica, su iniziativa del Gruppo Alpini Vallonara in collaborazione con la Sezione Alpini di Marostica, si è adoperata per restaurare e valorizzare la facciata storica di Comando Tappa. L’opera si inserisce all’interno del progetto “Alta Via della Grande Guerra” supportato e promosso dalla Provincia di Vicenza.
Comando Tappa si presenta in una nuova veste che rende omaggio alla sua storia e ne rispetta l’importanza per tutto il territorio veneto e nazionale. L’edificio è infatti un luogo che racconta gli eventi della Prima Guerra Mondiale, testimone dei fatti che si verificarono tra il 1916 e il 1918 che videro un grande andirivieni di reparti militari, automezzi e artiglierie.
Come molte altre località del Pedemonte vicentino questo paese, circondato da verdi colline, costituì una delle immediate retrovie del fronte dell’Altopiano. Vallonara fu soggiorno di grandi unità che salivano ai campi di battaglia o ne riscendevano per il riposo dopo mesi di aspri combattimenti. Nel 1915 all’inizio della Guerra vi sostò la Brigata Treviso, nel 1916 vi furono le Brigate di Fanteria “Catanzaro” e “Arno”, nel 1918 la “Teramo”, la “Lecce” e il 3° reggimento Bersaglieri. Ma la presenza più significativa fu senza dubbio quella leggendaria “Brigata Sassari”, accantonata nel maggio del 1917 a Vallonara e a Marostica (151° Rgt), e a San Michele e a Bassano del Grappa (152° Rgt).
“Ora – fa sapere l’amministrazione comunale di Marostica -, a questa storia e a questo edificio che la rappresenta, è stato data la giusta valorizzazione che inserisce di fatto Comando Tappa nell’itinerario di circa 200 km dell’Alta Via della Grande Guerra, collegando da ovest a est i quattro sacrari militari, simboli della Provincia di Vicenza. Un progetto di coesione e promozione della montagna vicentina con l’obiettivo di raccontare e divulgare i drammatici eventi accaduti su queste cime durante la Prima Guerra Mondiale.
Un lavoro che la Provincia di Vicenza, l’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, con la Regione Veneto e 24 Comuni del territorio hanno deciso di mettere in rete per non dimenticare ciò che hanno subito migliaia di giovani soldati e tante famiglie per la nostra libertà”.