L’Arma dei Carabinieri è una delle quattro Forze Armate della Repubblica Italiana; fondata nel 1814, fa parte dei ministeri della Difesa e dell’Interno, nonché di altri dicasteri per quanto concerne mansioni e competenze specifiche. Per le possibilità di carriera e per il prestigio che ne accompagna l’operato, l’Arma è tra le opzioni più gettonate da parte di chi intende intraprendere la carriera militare. In questo articolo vediamo quali sono i passaggi necessari per arruolarsi ed entrare a far parte del corpo.
Arruolamento degli allievi
Come riporta il sito specializzato concorsipubblici.com, nella sezione dedicata all’arma e agli approfondimenti su come diventare carabiniere, chi vuole fare domanda per l’arruolamento in qualità di allievo carabiniere deve essere in possesso della cittadinanza italiana, del godimento dei diritti civili e politici. In aggiunta, il candidato deve aver conseguito la licenza media superiore ed essere fisicamente idoneo al ruolo. Naturalmente, è indispensabile che l’aspirante allievo non sia stato precedentemente espulso dalle forze armate né condannato per reati colposi.
Per quanto riguarda le modalità di arruolamento, la situazione è cambiata nel 2005, a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 226 del 23 agosto 2004 che ha sospeso la leva obbligatoria. Prima, infatti, l’arruolamento avveniva tramite concorso, una procedura alla quale potevano accedere sia i militari che i civili. Dopo il 2005, invece, l’ingresso nell’arma dei Carabinieri è riservato a coloro i quali abbiano già svolto il servizio militare (un anno da volontario nell’esercito, per esempio).
L’accesso al grado di Carabiniere del ruolo Appuntati e Carabinieri è possibile solo attraverso un concorso pubblico, per titoli ed esami. Le prove concorsuali si svolgono presso il Centro Nazionale di selezione e reclutamento, che si trova all’interno della caserma “Salvo d’Acquisto” di Roma. I vincitori del concorso, a secondo del ruolo, vengono destinati ad una delle scuole per Allievi carabinieri presenti in Italia. Al momento dell’arruolamento, gli allievi contraggono una ferma volontaria di quattro anni mentre la nomina nel ruolo viene conferita dopo sei mesi dall’inizio del corso.
Reclutamento dei marescialli
I gradi di maresciallo (da semplice a maggiore) rientrano nel ruolo Ispettori, assieme al grado di luogotenente. Come riporta il sito ufficiale dei Carabinieri, il grado può essere conseguito “mediante concorso interno, per titoli, riservato agli appartenenti al ruolo Appuntati e Carabinieri per una quota pari al 10% dei posti disponibili”, a patto che, alla scadenza dei termini per la presentazione della domanda, non abbiano riportato sanzioni (non più gravi della consegna) e, a partire dal 2021, una laurea triennale ad indirizzo giuridico.
Mediante concorso interno viene reclutato anche un altro 20% delle unità destinate al ruolo Ispettori, mediante una procedura di selezione riservata ai sovrintendenti (vicebrigadiere, brigadiere e brigadiere capo).
Il restante 70% dei posti disponibili, infine, viene reclutato tramite concorso pubblico, i vincitori del quale accedono ad un apposito corso di formazione della durata di due anni accademici. Dopo di che, vengono immessi in ruolo e, contestualmente, inseriti in un ulteriore corso di perfezionamento che ha durata di un anno. Chi invece supera uno dei due concorsi interni per maresciallo, deve comunque frequentare un corso di formazione la cui durata, però, è di sei mesi (almeno).
Gli allievi marescialli vengono arruolati con una ferma volontaria di quattro anni; al termine del periodo di ferma, passano in servizio permanente, purché siano meritevoli e abbiano l’idoneità psicofisica necessaria per ricoprire il ruolo.
In generale, i vincitori di concorso, terminato il corso di formazione professionale, vengono avviati ad un corso integrativo specialistico. Le modalità di svolgimento delle procedure concorsuali, sia interne che pubbliche, i requisiti e le modalità di partecipazione sono stabiliti per mezzo di un apposito bando, emanato per decreto ministeriale.