Nel corso degli anni Novanta il pattinaggio artistico su ghiaccio ha conosciuto una nuova, enorme popolarità grazie alla trasmissione televisiva delle principali competizioni di questo sport. Il numero degli appassionati è quindi progressivamente cresciuto nel corso dei decenni e così, insieme ai tifosi, sono aumentati anche coloro che hanno deciso di dedicarsi a questo sport che coniuga capacità tecniche e atletiche a una profonda sensibilità artistica.
Naturalmente però il pattinaggio artistico su ghiaccio, anche se è la più famosa, non è l’unica disciplina sportiva che si pratica con i pattini al piede.
Rimanendo nell’ambito del pattinaggio artistico, questo sport viene praticato anche su pattini a rotelle e divenne famosissimo tra gli anni Ottanta e Novanta, tanto che gran parte dei bambini dell’epoca possedeva dei pattini giocattolo o bambole equipaggiate di tutto punto, come delle vere e proprie atlete sui pattini.
Nonostante le similitudini, le differenze tra i due sport esistono e sono prevalentemente tecniche, perché molto differente (a causa delle diversità strutturali dei pattini) è il percorso di esecuzione e di apprendimento delle varie figure.
Fino al 1992 sui pattini a rotelle non si eseguivano solo elegantissime performance di danza classica o moderna, ma si correva anche in competizioni al cardiopalma: il pattinaggio in velocità su pattini a rotelle è stato uno sport molto popolare fino a che, appunto nel ‘92, e in occasioni delle Olimpiadi di Barcellona, venne sostituito dal pattinaggio in velocità su pattini in linea.
Questo sport, seppur molto diverso dal pattinaggio artistico, risulta estremamente appassionante e spesso molto spettacolare da guardare: le gare di pattinaggio in velocità sono infatti una corsa contro il tempo, esattamente come una maratona o una corsa sui cento metri piani. Gli atleti si sfidano su piste piane o sopraelevate realizzate in cemento, linoleum o parquet. Le piste sopraelevate, costruite con un’angolazione a parabola che ricorda quella di un velodromo, consentono agli atleti di raggiungere velocità da capogiro.
Assieme agli Stati Uniti, alla Colombia, alla Corea del Sud e a pochi altri Stati del mondo, l’Italia è una presenza costante sul podio delle gare internazionali di pattinaggio in velocità e si è aggiudicata quest’anno l’onore di organizzare i Campionati del Mondo di Pattinaggio in Velocità 2022 su pattini in linea.
Se l’Italia ospiterà tutti gli stati in competizione per un campionato di massimo livello, è segno che la passione per questo tipo di sport, ancora considerato “minore”, nel nostro Paese è altissima. Ma qual è il percorso atletico che è necessario compiere per diventare professionisti del pattinaggio?
L’allenamento è ovviamente la chiave del successo: infatti (soprattutto per il pattinaggio artistico), prima si comincia a familiarizzare con i pattini, migliori saranno i risultati ottenuti in un qualsiasi tipo di pattinaggio.
In Italia purtroppo le scuole di pattinaggio su ghiaccio sono concentrate principalmente nel Nord Italia e in particolare a Milano e Torino. Il motivo naturalmente è da ricercare nelle temperature del Sud Italia, che rendono proibitivi i costi di allestimento e di manutenzione delle piste di ghiaccio, soprattutto nella stagione calda.
C’è da segnalare che, se un corso annuale per bambini può costare (a Milano) anche fino a mille euro l’anno, i costi della preparazione atletica e artistica sono destinati a salire mano a mano che ci si avvicina a un livello professionale.
Sempre rimanendo nell’ambito del pattinaggio artistico, anche l’attrezzatura e l’abbigliamento tecnico hanno un costo importante, per non parlare dei costumi da esibizione che, soprattutto nelle competizioni di livello nazionale e internazionale, devono essere estremamente curati e realizzati su misura.
Diventare un professionista del pattinaggio tuttavia non significa esclusivamente infilare i pattini e volteggiare in pista: i giudici nazionali e internazionali che lavorano nelle competizioni di vario livello devono seguire una preparazione tecnica molto rigorosa e superare diversi test prima di potersi fregiare del titolo di giudice di gara. La FISG, Federazione Italiana Sport sul Ghiaccio, organizza annualmente corsi di avviamento e di aggiornamento per i giudici di gara.