Sebbene in Europa lo smart working esista da diversi anni, in Italia si è diffuso soprattutto a partire dal 2020. A causa della pandemia da Covid-19, numerose aziende sia pubbliche che private sono state costrette a ricorrere al lavoro da casa. Sebbene lo smart working presenti numerosi vantaggi, espone però a dei rischi che spesso vengono sottovalutati. Infatti, spesso non si dispone degli stessi sistemi di sicurezza presenti negli uffici aziendali; tutt’al più si ricorre a una VPN (Rete Virtuale Privata) per tenere al sicuro i dati e le informazioni sensibili. Sovente, però, occorre implementare altre misure per proteggersi dagli attacchi informatici. Di seguito sono riportate alcune soluzioni che, se utilizzate, possono contribuire a migliorare la sicurezza online quando si lavora da casa.
Utilizzare un PC esclusivamente per lavorare
Il primo consiglio è quello di utilizzare un PC soltanto per lavorare e non condividerlo con i propri famigliari, al fine di evitare il rischio di perdita di dati o la condivisione di informazioni sensibili. Per lo stesso motivo, è consigliabile creare un ambiente di lavoro adatto, possibilmente in una stanza apposita, in modo da essere lontani da occhi indiscreti.
Disporre di una rete sicura
Per lavorare in sicurezza, uno dei primi passi da fare è quello di non utilizzare reti Wi-Fi pubbliche, in quanto non sono sicure e risultano vulnerabili ad attacchi hacker. È preferibile quindi fare ricorso a una rete privata, avendo cura di modificare la password preimpostata con cui viene fornita. Al fine di garantire la protezione delle informazioni sensibili, è consigliabile utilizzare una VPN. La VPN permette infatti di crittografare il traffico, rendendo quindi indecifrabili i dati nel caso in cui venissero intercettati da malintenzionati. Inoltre, la VPN consente di nascondere il proprio indirizzo IP e quindi la propria identità online: questo è particolarmente utile per evitare attacchi di tipo DDoS.
Videocall in sicurezza
Con lo smart working, anche le riunioni vengono fatte a distanza, spesso sfruttando delle videocall. Può sembrare banale, ma anche le videoconferenze possono esporre a svariati pericoli. Bisogna prestare attenzione a non mostrare oggetti o documenti importanti. Inoltre, è sempre più diffuso lo Zoombombing, ossia la pratica di introdursi in videoconferenze non protette; in tal caso, è necessario proteggersi utilizzando delle password o dei link per l’accesso, senza i quali non è possibile partecipare.
Attenzione al phishing
Spesso gli attacchi hacker avvengono tramite phishing, ossia l’invio di e-mail contenenti virus o link fraudolenti con lo scopo di impossessarsi dei dati sensibili dell’utente. È quindi molto importante prestare attenzione alle e-mail ricevute, evitando di aprirle quando provengono da indirizzi non conosciuti. Ancora meglio, si consiglia di utilizzare dei filtri anti-spam in grado di filtrare le e-mail contenenti determinate parole potenzialmente pericolose.
Aggiornare il software
Per garantire un buon livello di sicurezza, è fondamentale aggiornare i programmi utilizzati: gli aggiornamenti, infatti, consentono di risolvere periodicamente eventuali falle nella sicurezza. Inoltre, bisogna ricordarsi di proteggere gli account con password alfanumeriche univoche difficili da hackerare, da aggiornare e modificare con regolarità.