Oggi, presso la sala Collese riservata alle minoranze dell’Amministrazione uscente del 2018-2023, Giovanni Rolando, che ancora la presidia da consigliere in carica anche se non ricandidatosi per lasciare spazio ai giovani del Pd, Fiorenzo Donadello e la figlia Ilaria Donadello, ingegnere ambientale, e anch’essa giovane attivista del Comitato dell’Albera, hanno presentato alla stampa, le risposte ricevute da sei dei sette candidati sindaco, ridottisi da ieri a due: il sindaco uscente Francesco Rucco e Giacomo Possamai, che lo ha portato al ballottaggio addirittura in vantaggio (leggi «Bretella dell’Albera e completamento opera complessiva tangenziale di Vicenza: Rolando e Donadello presentano martedì risposte dei candidati sindaco»).
Alla lettera in merito all’opera infrastrutturale Tangenziale Vicenza, di cui la cosiddetta Bretella dell’Albera costituisce solo il primo stralcio primo tronco, mancava solo la risposta di Annarita Simone, giustificata, però, da Rolando per “eccesso dei suoi impegni elettorali con uno staff ridotto“, ma Rolando e i due Donadello si sono dimostrati soddisfatti sia della quasi totalità delle risposte ricevute sia di gran parte dei loro contenuti.
I loro commenti, le loro osservazioni e, soprattutto, l’impegno a monitorare, dopo il completamento della Bretella dell’Albera, che, a questo punto sforerà l’ennesima data ultima di apertura, il 31 maggio, promessa e ripromessa da Rucco e dal ministro Salvini, come sottolineato nella sua lettera da Possamai e da altri avversari del sindaco uscente, sono visibili ed ascoltabili nella nostra intervista pubblicata in copertina, sul nostro canale YouTube LaPiù Tv e sull’omonima app scaricabile gratuitamente in ambiente iOs e Android).
Le risposte sono tutte pubblicate di seguito e, come parte sostanzialmente comune, hanno la consapevolezza della necessità di dotare Vicenza della Tangenziale, delle cui modalità di progettazione e realizzazione saranno “controllori”, soprattutto per gli impegni presi dai due candidati “residui”, che saranno in Sala Bernarda uno come sindaco, l’altro come capo dell’opposizione, i referenti del Comitato dell’Albera che a questo punto verrebbe di denominare come Comitato della Tangenziale di Vicenza.
Conoscendoli noi e i tanti vicentini che ne hanno seguito le costanti, pazienti, indomite azioni per la Bretella, non abbiamo dubbio alcuno che con le loro magliette gialle li vedremo ancora a lungo vigilare sull’opera e sulla sua sostenibilità anche grazie alla new entry, l’ingegnere ambientale ventiseienne Ilaria Donadello.
Duri di sicuro Giovanni e Fiorenza, ma quando entrano in gioco anche le donne…
Le risposte dei candidati sindaco di Vicenza
Giacomo Possamai
Sono nato nel 1990, quindi trentatré anni fa. E già in quegli anni esisteva un primo comitato di cittadini, attenti alla qualità della vita, al disagio ambientale, ai rumori ed al traffico troppo intenso, che chiedeva la realizzazione di una “bretella” che drenasse quantità importanti di traffico, con particolare riferimento a quello pesante, in transito tra l’Alto Vicentino e il casello di Vicenza ovest.
Quel comitato si chiamava “Vivi il quartiere”. Naturalmente non posso dire di ricordarmi di quegli anni, ma ho avuto più volte occasione di discuterne e di approfondire il tema con molti protagonisti della vita politica e sociale di quegli anni: anche all’interno della squadra con la quale ci presentiamo a queste elezioni amministrative, oltre a tanti giovani capaci, propositivi, appassionati ed impegnati, hanno trovato spazio anche molti cittadini che c’erano già allora e che portano la loro esperienza.
Il problema del traffico nell’area del Villaggio del Sole (con tutti i relativi gravi impatti ambientali e sociali) nasce da lontano: ancora nei primi anni ‘60 quando, con un errore di pianificazione urbanistica, si decise che il raccordo autostradale di Vicenza ovest sbucasse di fatto in mezzo ad un quartiere. Gli errori di pianificazione urbanistica pesano sui cittadini per molte decine, a volte centinaia, di anni. Ed è per questo che l’urbanistica, materia precipuamente comunale, è così importante e delicata. Ed è per questo che alla pianificazione del territorio dedicherò molto tempo e grande attenzione, con persone molto valide al mio fianco. Non è giusto che le leggerezze della politica siano pagate dai cittadini, e per così tanti anni.
Basti pensare che già negli anni ‘60 c’era chi profetizzava i problemi, c’era chi suggeriva un’uscita del raccordo a nord, sulla Pasubio. Proprio come, di fatto, stiamo facendo ora. Ma ora finalmente, con enorme ritardo, dopo tante sofferenze, siamo vicini all’obiettivo: in larghissima parte grazie al lavoro di un comitato, il vostro, che non ha mai mollato, passando molti anni in strada, col caldo e col freddo, a sensibilizzare, manifestare, parlare con i cittadini, stimolare le istituzioni, a contare i giorni che mancano alla apertura della variante alla Pasubio. E noi i giorni li contiamo assieme a voi, e per fortuna sono pochi, rispetto ai decenni di attesa.
Va però detto che è sconcertante quanto avvenuto in questi cinque anni. Gli ultimi atti dell’Amministrazione Variati hanno visto qui ANAS a parlare della Variante alla SP46 come una potenziale smart road, ci siamo svegliati con un cantiere fermo ed un assessore alle Infrastrutture che dichiarava di aver appreso dal Giornale di Vicenza che mancavano le maestranze in cantiere.
Quindi spero davvero che la promessa del ministro Salvini, sia mantenuta: in questo caso faccio il tifo per quella data, la sua data, perché vorrebbe dire che tra due settimane l’opera vedrà finalmente la luce.
Se non sarà così e se quindi dopo le elezioni amministrative la questione dovesse essere ancora aperta, la pratica della variante alla Pasubio sarà la prima sul mio tavolo di Sindaco. E non avrò pace fino a che il nastro sarà tagliato, incalzando con forza e determinazione assoluta le autorità competenti. E chiederò di tagliare il nastro insieme a me proprio a chi ha animato il comitato in questi anni e ai protagonisti di questa lunga battaglia, a partire da Gianni Rolando. Mi sembra il minimo riconoscimento per chi in questi anni ha dato una parte importante della propria vita e del proprio tempo per il bene di tutti.
Ma anche dopo l’inaugurazione il lavoro non sarà finito: sarò con voi per vedere se le soluzioni pensate sono realmente efficaci, se si può migliorare, mitigare, intervenire ancora. La sfida delle future generazioni, la nostra sfida, è quella sul clima, sulla costruzione di una società più in equilibrio con la natura, a basso impatto ambientale, a basse emissioni. Ove il trasporto su gomma dovrà essere sempre in riduzione.
Dopodiché, come giustamente si evince dal testo della vostra lettera, la bretella dell’Albera è solamente un pezzo della tangenziale di Vicenza. Dal nostro punto di vista è necessario procedere in maniera assolutamente spedita intanto nel completamento della cosiddetta “grande U”, andando a realizzare in tempi rapidissimi il prolungamento di via Aldo Moro. L’attuale Amministrazione ha individuato un’ipotesi di tracciato, privilegiando la soluzione che passa nella zona di Anconetta rispetto a quella che faceva arrivare il tracciato fino ad Ospedaletto. Anche qui va rimarcato come non appare che l’attuale Amministrazione abbia coinvolto i cittadini nella discussione, per capire necessità e mitigazioni, o che abbia una visione di insieme che tenga conto dello sviluppo futuro della mobilità cittadina e della sua integrazione con infrastrutture in via di completamento, come la Pedemontana Veneta, che ad oggi non sappiamo in proiezione quanti veicoli sottrarrà alle strade cittadine, tra coloro che escono a Vicenza est e percorrono via Quadri, Ragazzi del ’99, Cricoli, Dal Verme e Diaz per raggiungere i luoghi di lavoro. Detto questo, riteniamo anche noi, nel complesso, che la soluzione che transita per Anconetta sia la migliore e che sia necessario procedere speditamente. Sarà necessario tenere conto di alcuni aspetti, dei quali vorremo discutere con la Società Autostrade: l’ipotesi di passare sotto alla Postumia, evitando così il cavalcavia, e la mitigazione ambientale del passaggio vicino a Villa Imperiali. Ma, in ogni caso, l’opera va messa a terra nel più breve tempo possibile.
Più complicato è invece il tratto della cosiddetta “tangenziale Nord”. Se da un lato è evidente che ci sono alcune vie nella zona nord della città soffocate dal traffico e trasformate in tangenziali interne (una su tutte, viale Dal Verme), è altrettanto noto che non è semplice individuare un tracciato per la tangenziale esterna. Dal 2017 in poi ha reso ancor più difficile la cosa la prescrizione di Icomos, braccio operativo dell’UNESCO, che di fatto ha messo in dubbio il riconoscimento UNESCO della città qualora venisse realizzata l’opera. Altro elemento di complessità è dato dalla presenza della base americana Del Din e del Parco della Pace, perché evidentemente si tratta di aree che non possono essere attraversate e che pongono vincoli molto stringenti.
La prima cosa che farò sarà questa: convocare permanentemente un tavolo con Anas, i Ministeri interessati, Icomos, il Comando americano, la Provincia ed i Comuni contermini, fino a che non emergerà una soluzione comune. Anche perché, oltre al tratto cittadino, è necessario parlare anche del prolungamento a nord della SP46, con il by pass di Costabissara e il collegamento con l’Alto Vicentino.
In definitiva sulla tangenziale Nord va messa in campo una seria attività di approfondimento che parta da alcuni punti saldi:
– la verifica con l’UNESCO su quali tracciati sarebbero compatibili con il mantenimento del marchio
– un ragionamento con i comuni contermini sul tracciato, perché è probabile che per alcuni tratti sarà necessario uscire dai confini comunali
– assemblee pubbliche nei quartieri coinvolti, per confrontarsi con i cittadini
Solo a valle di questa attività preventiva, si potrà pensare di chiudere l’anello della tangenziale. È assolutamente chiaro, infatti, che se si riuscisse ad individuare un tracciato “sostenibile” sul piano dell’impatto ambientale e della condivisione da parte dei cittadini delle zone interessate, l’idea di togliere traffico dai quartieri è tra le più importanti che ci possiamo prefiggere.
Ringraziandovi ancora una volta per il vostro impegno, vi saluto cordialmente
Giacomo Possamai
Francesco Rucco
Egregio Giovanni, cari concittadini, vi ringrazio per l’opportunità di esprimere la mia posizione sullo sviluppo di un’opera strategica per la crescita della città e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini quale il completamento della tangenziale di Vicenza, già esistente nel tratto a sud della città.
In tal senso, come forse saprete, oltre all’ormai imminente apertura della c.d. “bretella” che collega viale del Sole alla SP 46, è in fase di verifica il progetto per la prosecuzione del collegamento dalla SP 46 alla base americana “Del Din”, mentre il prolungamento di via Aldo Moro, che collegherà viale Serenissima con la SS Postumia, è già finanziato e in fase di progettazione esecutiva a cura della Società Autostrade BS-PD.
Gli ulteriori tasselli del “sistema” delle tangenziali di Vicenza sono costituiti dai collegamenti stradali tra la SS Postumia e strada Marosticana, da una parte, e la c.d. “chiusura” dell’anello con collegamento tra strada Marosticana e la “bretella” che collega viale del Sole alla SP 46. Per questi tratti non esiste una progettazione specifica, ma solo un’idea di massima che condivido e ritengo meriti di essere sviluppata nei prossimi anni.
Riconosciuto il valore strategico del completamento della tangenziale di Vicenza, va anche evidenziata la necessità di studiare in dettaglio e progettare l’opera con ogni possibile forma di sensibilità e attenzione alla mitigazione dell’impatto ambientale e paesaggistico che potrebbe avere e che, lungi dal rappresentare un elemento di criticità o – peggio – di pregiudiziale contrarietà, deve fungere da stimolo alla costruzione di un’opera tanto utile e quanto ben inserita nel territorio circostante.
Ritengo inoltre utile coltivare la prospettiva di promuovere la realizzazione di una ulteriore “bretella” di collegamento tra il casello autostradale di Vicenza Ovest, dove termina l’attuale tratto a sud della tangenziale, e il nodo viario del nuovo sottovia “Olmo – SP 34” come risulterà dalla realizzazione delle opere complementari previste dal 1° lotto della linea AV/AC “Attraversamento di Vicenza”.
Con viva cordialità.
Francesco Rucco
Claudio Cicero
Egregi Componenti Comitato Albera, con piacere riscontro la Vostra del 06 maggio ( ricevuta solo oggi) avente come oggetto “Tangenziale di Vicenza”.
Sono contento che mi interpelliate su un argomento che mi sta particolarmente a cuore: la grande viabilità da sempre mio cavallo di battaglia al servizio dei cittadini.
In particolare il sistema di tangenziali, da me peraltro progettato nel lontano 2004, quando indicai nel raccordo anulare di Vicenza, la soluzione del traffico di attraversamento della Nostra città.
Tale sistema, da realizzarsi in stralci “funzionali” comprende proprio ciò che voi avete indicato, ovvero:
-Tangenziale Sud esistente ma da completare verso Altavilla grazie alle opere già fatte realizzare dal sottoscritto 20 anni fa (galleria sotto l’attuale casello di Vicenza Ovest) propedeutiche al collegamento diretto tra tangenziale e strada del Melaro, progetto già depositato in comune ed approvato come mozione Lolli presentata 8 luglio del 2021 ed approvata il 15 dicembre del 2022, che permetterà di alleggerire notevolmente il nodo della Fiera;
– Tangenziale Ovest in fase di chiusura lavori anche se molto in ritardo;
– Raccordo tangenziale ovest con base Del Din progettata, ma non ancora iniziati i lavori , che equivale come primo tratto della tangenziale Nord, dalla quale si potrebbe con “poco”, diramare una piccola bretella di circa 800 metri per raccordarsi con l’attuale Via degli Aeroporti nel Comune di Caldogno così da poter drenare fin da subito il flusso veicolare che dal comprensorio di Caldogno va verso l’autostrada, alleggerendo di fatto sia Viale Sant’Antonino che Viale dal Verme-Diaz-Viale del Sole in ambo i sensi;
– Completamento con il prolungamento della Via Aldo Moro della tangenziale Est con tracciato individuato già nel mio disegno del 2004, che si raccorda alla SR Postumia ma che a mio avviso dovrebbe già da subito collegarsi anche alla Marosticana, in modo da sgravare fin da subito l’asse Via Qadri- Viale Ragazzi del 99’-Viale Cricoli;
– progettazione del tratto di tangenziale Nord dalla Marosticana all’ingresso della Del Din.
Sono inoltre d’accordo:
– sull’estensione delle aree pedonali mantenendo inalterata la ZTL ( il suo allargamento comprometterebbe la circolazione minima del centro Storico;
– sul rinnovo del parco mezzi del Tpl adottando tutti mezzi elettrici;
– su un potenziamento dei parcheggi scambiatori senza dimentica i parcheggi a servizio del centro storico che servono anche alla residenza;
– sono invece più scettico sulla linea “filobus” est-ovest perché i numeri non la giustificano…adotterrei comunque mezzi elettrici come in tutta la città, perchè i cittadini sono tutti uguali! Sui trasporti sono per una società regionale del trasporto pubblico al fine di ridurre i costi.
Credo di aver risposto ai Vostri quesiti che mi trovano sostanzialmente d’accordo su quanto da Voi richiesto.
Rimango a disposizione a prescindere dall’esito del voto del 14-15 prossimo venturo.
Cordiali saluti.
Claudio Cicero
Lucio Zoppello
Edoardo Donadello
Preg.mo Comitato Albera Vicenza <No Tir Sì Bretella per la Vita>
In risposta alle vostre domande sottolineo che il nostro programma già fa proprie e concorda con tutte le vostre proposte.
Sulla completamento della Tangenziale di Vicenza non vi è alcuna opposizione preconcetta sia perché tale strada fa parte delle opere di compensazione che la città aspetta da anni a seguito della costruzione della base militare sia perché le circonvallazioni di Vicenza da decenni non sono in grado di gestire la mole di traffico in particolare pesante, con gravi ripercussioni sulla mobilità e sulla salute dei cittadini vicentini. L’opera quindi dovrà essere fatta il più rapidamente possibile.
L’unica accortezza dovrà essere il rispetto nella costruzione dei più moderni e stringenti criteri di tutela ambientale e paesaggistica e riduzione del consumo di suolo e acqua, considerando anche la delicatezza da questo punto dei tratti interessati: sarebbe utile inoltre valutare anche nell’attesa l’ipotesi di liberalizzazione al traffico pesante di tratti della Valdastico e penso in particolare da Vicenza a Nord a Vicenza est.
Quanto a i punti da a) a e) concordo sostanzialmente con tutti aggiungendo massima attenzione anche alla mobilità sostenibile e in particolare la bicicletta prevedendo anche forme di integrazione tra i vari sistemi e puntando a un sistema integrato anche di bigliettazione oltre che a incentivazioni economiche sul modello Work by bike a chi utilizza tale mezzo per andare al lavoro o a scuola . Quanto al “filobus” o circolare elettrica perché abbia un senso compiuto sin da ora bisogna prevedere una sua estensione a ovest verso Montecchio e a est fino ai centri commerciali di Torri di Quartesolo e a Nord verso Dueville per intercettare il traffico pendolare e offrire una vera alternativa all’utilizzo del mezzo privato. I mezzi di trasporto pubblico dovranno essere rinnovati, puntando anche qui dove è possibile al mezzo elettrico anche perché si è visto che anche la combustione a metano ha determinato molteplici problemi in primis l’aumento vertiginoso e inaspettato questo inverno del prezzo del gas a seguito della guerra in Ucraina. E’ importante poi che i nuovi mezzi prevedano forme di integrazione con la bicicletta quali rastrelliere o spazi appositi di modo che chi arriva in città possa poi muoversi agevolmente sulla sua due ruote per raggiungere la propria destinazione non sempre vicina alla fermata del bus. Quanto ai parcheggi scambiatori occorre studiare bene la situazione odierna in quanto sappiamo che ve ne sono di sotto utilizzati quali il parcheggio Stadio di via Bassano ma anche quelli attorno al Teatro civico, quindi occorre rivedere innanzitutto la tariffazione prevedendo agevolazioni e scontistica mirata per chi li utilizza. Quanto alla ZTL sono d’accordo con una sua estensione, prevedendo però forme agevoli di utilizzo per chi vi debba accedervi per motivi di lavoro (es. artigiani, agenti di commercio) tramite app e SPID e CIE, senza inutili e costosi passaggi burocratici o peggio cartacei.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Edoardo Bortolotto
Stefano Crescioli
Ben lieto conoscere comitato cittadini che si impegna per il benessere proprio e della Città.