Comitato Etico di Banca Etica, la vicentina Nora Rodriguez candidata per l’Area Nordest nonostante condanna penale per disobbedienza civile No Dal Molin

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Quest’anno l’Assemblea generale di Banca Etica – riporta un comunicato del GIT (Gruppo di Iniziativa Territoriale) di Banca Etica Vicenza – causa pandemia in corso, si svolgerà esclusivamente online il 16 maggio 2020 dalle ore 10.30. Ci sarà la votazione sul bilancio 2019 che si è chiuso con un utile di 6 milioni e 268 mila euro, il più alto della storia della banca, e nel corso dell’assemblea verrà anche rinnovato il Comitato Etico. Il coordinamento dell’Area NordEst ha indicato due candidati: Nora Rodriguez e Riccardo Milano.

La candidatura di Rodriguez è stata proposta dal GIT di Vicenza, mentre quella di Milano da Verona: in totale sono state presentate 12 candidature italiane e spagnole da cui saranno eletti i 7 nomi più votati. Ogni socio ha la possibilità di esprimere tre preferenze, tenendo presente l’alternanza di genere maschile o femminile.

Nora Rodriguez è attiva da anni come Coordinatrice degli animatori e volontari del Centro Culturale “Porto Burci” a Vicenza e fa parte del Servizio civile dell’Arci regionale e nazionale. La sua candidatura è dovuta essere preventivamente approvata dai referenti delle cinque aree in quanto Nora ha subito una condanna penale insieme ad altre 29 persone come attivista del Movimento No dal Molin. L’ art. 5 del Regolamento del Comitato Etico recita infatti:

Rodriguez

Non possono essere eletti alla carica di componente del Comitato Etico coloro che abbiano subito condanne o abbiano procedimenti penali pendenti a proprio carico, che amministrino imprese od organizzazioni che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano o contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona, e che si trovano comunque nelle condizioni ostative previste dal Codice Etico della Società. L’Assemblea può derogare alle disposizioni contenute nel precedente comma per ciò che attiene ai procedimenti penali o condanne relative a comportamenti indotti da una libertà di coscienza coerente con la missione e i valori della banca o a reati colposi”.

La candidata in questo caso riconduce la condanna ad un comportamento indotto da libertà di coscienza ritenendo lo stesso coerente con la missione e i valori della banca. A beneficio dei soci che volessero maggiori informazioni riportiamo la spiegazione di Rodriguez sui fatti avvenuti il 16 gennaio 2008:

Il 16 gennaio 2008 gli attivisti del Movimento No Dal Molin portarono a termini una azione nonviolenta ideata, discussa e organizzata nei minimi particolari: l’entrata di un gruppo di 33 persone nella sede della Prefettura della provincia di Vicenza, con il proposito di sollecitare il Prefetto un incontro con l’allora Presidente del Consiglio, Romano Prodi.

La data non era casuale, rincorreva il primo anniversario di quello che è rimasto nelle nostre memorie come “l’editto Prodi”, quando l’ex Presidente dalla Bulgaria confermò che la Base Militare USA sarebbe stata costruita nei pressi dell’aeroporto Dal Molin. Il Movimento che dal 2006 si era attivato in città per informare la cittadinanza sulle conseguenze che avrebbe comportato questo progetto aveva già chiesto per vie ufficiali di essere ricevuti da Prodi, dopo aver incontrato parlamentari, giudici costituzionalisti, giornalisti e perfino ministri, per spiegare le ragioni della nostra opposizione alla costruzione di un’altra base militare nel nostro territorio, ma senza ottenere risposte soddisfacenti. Per questo si decise di rivolgerci al Prefetto considerandolo un canale diretto privilegiato con il Governo nazionale.

E’ stata scelta anche l’ora (16.50) cioè 10 minuti prima della chiusura al pubblico degli uffici, in modo di trovare libero accesso e non disturbare il normale svolgimento delle funzioni della Prefettura.
Gli attivisti, come previsto, dopo essere entrati si sono incatenati alla scala che porta ai piani superiori dove si trovano gli uffici del Prefetto, sul lato del corrimano, permettendo la circolazione del personale e del pubblico ancora presente. Alcuni dei partecipanti all’azione sono entrati negli uffici che si affacciano sulla strada per aprire le finestre ed esporre striscioni e bandiere del movimento. Una volta arrivate le forze dell’ordine, con a capo il Questore Sarlo (da poco insediato a Vicenza) e dopo aver consegnato i documenti di identità per il riconoscimento individuale, alla richiesta (non troppo gentile) di liberare le scale, hanno ubbidito abbandonando lo stabile senza opporre resistenza.

Per quanto mi riguarda, io sono stata tra i primi ad entrare, semplicemente perché la porta a vetro si è aperta da sola grazie all’apertura elettronica, ed è stata mantenuta aperta per permettere l’accesso a tutti i manifestanti, e forse per questo il sistema è stato danneggiato, ma non è stato scardinata da noi. Io mi sono fermata all’androne di entrata per controllare che non succedesse niente e tutto si svolgesse come concordato. Eravamo in tanti e molti alla prima esperienza di disubbidienza civile, e quelli che mi preoccupavano di più non erano i più giovani, bensì i più anziani, di fatto una delle signore partecipanti si è sentita male e ho dovuto chiedere ad una agente della sorveglianza di procurarmi un bicchiere d’acqua ed aiutarmi a farla sedere in un posto più comodo. Cosa che gentilmente è stato concessa.

Personalmente – continua Rodriguez – sono stata accusata di resistenza e aggressione a pubblico ufficiale, quando in realtà ho fatto interposizione tra l’agente di polizia e un altro dei portavoce (eravamo 3 in tutto) per evitare che arrivassero alle mani. Ovviamente l’agente non aveva gradito che tutte quelle persone fossero entrate senza dargli tempo per fermarle, ed era nervoso e disorientato. Io ho capito che poteva complicarsi tutta l’azione e quindi decisi di mediare nel conflitto, e come nella confusione non mi sentiva nessuno, mi sono messa fisicamente tra i due litiganti. Così altre persone sono riuscite a trattenere il nostro portavoce e la situazione si è calmata, e l’azione è proseguita come previsto. Dopo sono rimasta sempre all’inizio della scala per non allontanarmi molto della signora che si era sentita male, e quando è arrivato il Questore mi sono trovata a gestire la consegna dei documenti, per questo la lista degli imputati inizia da me”.

I candidati del Nordest

Per scoprire le altre e gli altri candidati puoi cliccare qui e guardare gli incontri di presentazione cliccando qui.

Come votare

Dall’8 maggio 2020 sarà possibile registrarsi e votare a distanza, ecco i passi da seguire

  • registrati per votare online dall’8 maggio (ore 12.00) al 15 maggio (ore 12.00). Accedi alla registrazione cliccando qui con il tuo codice socio (NDG/CAG) che trovi nell’email, nel messaggio SMS o nella lettera cartacea che ti sono stati inviati (se non lo trovate scrivete a git.vicenza@bancaetica.org);
  • vota online dall’8 maggio (ore 12.00) al 16 maggio (durante l’assemblea). Sarà possibile votare già al momento stesso della registrazione;
  • segui l’Assemblea in diretta streaming il 16 maggio dalle ore 10.30. Le votazioni chiuderanno al termine della sessione assembleare.

Quest’anno Bancanote non è stato spedito nella versione cartacea, potete consultare la versione online cliccando qui.

Tutte le altre informazioni relative all’Assemblea generale 2020 sono consultabili cliccando qui.


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