Ad oltre un’anno dall’allarme lanciato, dal Comitato Marano Pulita, sul pericolo derivante dalla presenza di abbondante vegetazione arborea nel torrente Timonchio, dobbiamo prendere atto che è stato fatto poco o nulla. L’unica zona in cui si è fatta della manutenzione è quella sotto al ponte di via Prole. Per il resto, chiaramente, la situazione è molto peggiorata rispetto allo scorso autunno.
Nel nostro articolo del 22 settembre 2017 si scriveva, abbinando foto esplicative: “Il letto dei due torrenti alluvionali, generalmente a secco nel periodo estivo, ma capaci di piene che possono risultare disastrose, non è pulito. Oltre ad una infinità di metri cubi di ghiaione, ghiaia, ghiaino e sabbia che hanno alzato, con il tempo, il livello dei corsi d’acqua, sono cresciuti arbusti e piante, anche di alto fusto tra i 5 e i 10 metri. Tutto materiale che può diventare un pericoloso ostacolo, nel caso di emergenza alluvionale, che può essere trascinato a valle andando ad ostruire con maggiore facilità quei restringimenti dei torrenti in corrispondenza dei piccoli ponti (per esempio quello sul Timonchio in Via Braglio), con cause facilmente immaginabili e già viste”. A seguito delle sollecitazioni il sindaco di Marano comunicava, il 18 novembre 2017, tramite la stampa: “Prendersi cura del paesaggio per la tutela del territorio e la sicurezza degli abitanti. È con questo spirito che il Comune di Marano ha chiesto al Genio Civile di Vicenza di svolgere un intervento di taglio selettivo della vegetazione di un tratto d’alveo e lungo le sponde del torrente Timonchio.
L’intervento, i cui lavori sono iniziati sabato, sarà realizzato nell’ambito di una esercitazione dalla Protezione Civile di Marano, lungo un tratto di 600 metri, a monte del ponte di Viale Europa e fino alla confluenza con il torrente Leogra a valle”.
Aggiungeva ancora il sindaco, Marco Guzzonato: “Interveniamo per mettere in sicurezza il letto del Timonchio e salvaguardare il più possibile il territorio dai rischi idraulici, nel rispetto delle prerogative ecologiche ed ambientali del corso d’acqua e dei suoi argini. È una collaborazione utile e strategicamente importante quella tra la nostra struttura tecnica, il gruppo di Protezione Civile di Marano Vicentino e di altri gruppi della zona, il Genio Civile di Vicenza e i servizi forestali della Regione”.
L’intervento era necessario come spiegava Mario Roncada, direttore del Genio Civile di Vicenza: “Lungo questo tratto di torrente sono presenti alberature di medio alto fusto molto alte che, se sradicate e trasportate dalla corrente, potrebbero causare un potenziale pericolo creando sbarramenti al corso del fiume e limitando il deflusso delle acque”.
Inoltre sottolineava Roncada: “Uno sviluppo indiscriminato della vegetazione spontanea in alveo e sulle sponde dei corsi d’acqua, oltre a problematiche di natura idraulica, può determinare emergenze igienico sanitarie in presenza di centri abitati. L’intervento si dovrà concludere entro il 18 febbraio 2018 e comunque prima dell’inizio del periodo di nidificazione della maggior parte dell’avifauna”.
E’ inutile soffermarsi su colpe o responsabilità ma è evidente che quanto annunciato non è stato realizzato. Il torrente Timonchio ha già dimostrato negli anni, a più riprese, la propria pericolosità e non andrebbe sottovalutato. Speriamo, almeno, che le intense pioggie di questi giorni non portino eccessivi danni a tutte le strutture presenti sul suo percorso. Con un pensiero particolore all’integrità di persone, attività e proprietà.
Comitato Marano Pulita
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