20Anche la città di Vicenza dedicherà un momento di commemorazione per Aleksei Navalny oggi, martedì 20 febbraio alle 18 e 30 in piazza Matteotti. Una manifestazione che si preannuncia foriera di “trasversalità” nella politica cittadina.
La commemorazione è promossa in accordo tra tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza del consiglio comunale di Vicenza; saranno presenti partiti, sindacati e associazioni del territorio.
In una nota, Civici con Possamai da sapere che “in accordo con tutti i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza del consiglio comunale di Vicenza” ci sarà partecipazione alla commemorazione di oggi pomeriggio in città.
“Aleksei Navalny – si legge ancora -, oppositore politico del regime di Putin, prigioniero di coscienza, così definito da Amnesty International, è morto in una colonia penale in Russia, dopo essere stato detenuto e perseguitato per anni per motivi politici in quanto era il primo oppositore di Putin e il maggior pericolo politico dell’oligarchia autoritaria che è al potere in Russia.
A questo momento unitario parteciperanno anche partiti, sindacati e associazioni del territorio, nel nome dei nostri comuni valori costituzionali che promuovono i diritti liberali e democratici di opinione e di espressione e che negano qualsiasi possibilità alla violenza e alla repressione”.
È prevista la Presenza dei gruppi Civici con Possamai, Pd, Possamai sindaco, Coalizione Civica – Sinistra Verdi, Lista Tosetto, Per Una Grande Vicenza (Az, Iv), Idea Vicenza, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega.
Aderiscono inoltre partiti non rappresentati in consiglio comunale Psi, +Europa, Europa Verde, MoVimento 5 Stelle e le associazioni Cigl, Cisl, Uil, Vinova, Da adesso in poi, Anpi, provinciale e cittadina, Volontari della libertà, I Giuristi Democratici, Mir.
Già ieri, da Palazzo Trissino, l’amministrazione aveva fatto sapere per tramite del sindaco Giacomo Possamai: “Invitiamo la cittadinanza a partecipare insieme a tutti noi alla commemorazione nel nome dei comuni valori costituzionali che promuovono i diritti liberali e democratici di opinione e di espressione e che negano qualsiasi possibilità alla violenza e alla repressione”.