La notte del 27 luglio del 1993 Cosa Nostra colpì il cuore di Milano facendo esplodere un ordigno che causò la morte a cinque persone in via Palestro – si legge nella nota che pubblichiamo a firma della prof, Romano Pesavento, presidente del CNDDU (qui altre note del CNDDU su ViPiu.it) -. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ricorda a distanza di 29 anni i nomi delle vittime innocenti di quel giorno: Alessandro Ferrari (vigile urbano); Carlo La Catena (25 anni), Sergio Pasotto (34 anni) e Stefano Picerno (36 anni) (vigili del fuoco); il marocchino Moussafir Driss (44) che dormiva su una panchina dei giardini pubblici.
Nonostante le indagini non abbiano definito le circostanze / le dinamiche dei fatti di via Palestro e non siano stati destinati alla giustizia i mandanti, crediamo doveroso continuare a tenere viva la memoria nelle scuole italiane di quanto accadde affinché le giovani generazioni non dimentichino e coltivino i valori della legalità.
I docenti hanno il dovere di divulgare e far riflettere sui fatti del passato per sensibilizzare e suscitare interesse dei giovani circa conoscenza di episodi importanti della nostra storia.
Lanciamo l’hashtag #NoiRicordiamo
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU