Sono iniziati oggi i lavori per la realizzazione del ponte celebrativo per collegare le Fondamenta Nove con il cimitero di San Michele in Isola, esattamente all’altezza del portale monumentale che un tempo fungeva da ingresso principale, in occasione della prossima celebrazione dei defunti. I lavori, eseguiti da Insula S.p.A., proseguiranno per tutto il mese di ottobre per consentire l’apertura del percorso al pubblico per dieci giorni tra giovedì 31 ottobre a domenica 10 novembre.
“Come promesso dal sindaco Brugnaro – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto – stiamo lavorando per fare in modo che si recuperi la vecchia tradizione veneziana del ponte di barche che fino al 1950 collegava le Fondamente Nove con l’entrata monumentale del cimitero di San Michele durante la settimana della Commemorazione dei Defunti. Un gesto importante non solo verso la Città, che potrà recuperare in questo modo un pezzo della sua storia, ma anche nei confronti di tutti coloro che potranno recarsi al cimitero per ricordare i loro cari potendo scegliere di farlo a piedi”.
Nello specifico sarà assemblato un ponte galleggiante di circa 407 metri di lunghezza e 15,5 metri di larghezza, con elementi modulari in carico a Insula come quelli già utilizzati in occasione del ponte votivo del Redentore, della Festa della Salute e quello della VeniceMarathon. Tale ponte avrà un varco alto 3,5 metri e largo 10, che permetterà il passaggio delle imbarcazioni. Un importantissimo segnale di attenzione verso i tanti cittadini veneziani, e non solo, che in occasione della commemorazione dei Defunti potranno recarsi al cimitero direttamente a piedi.
“La realizzazione di questo ponte – spiega Zaccariotto – assieme alle ingenti risorse economiche che stiamo investendo per la manutenzione dei luoghi di sepoltura comunali, rappresenta un messaggio positivo rispetto al fatto che, a differenza del passato, molto si sta facendo per riportare l’opportuno decoro e la necessaria sicurezza nei nostri cimiteri. Dal 2016 a oggi sono stati destinati a questi luoghi quasi 10 milioni di euro. Non semplici promesse, ma investimenti concreti per ridare decoro a luoghi che, per decenni, sono stati abbandonati a se stessi”.