Commessa Asiago Giulia Rigon trovata morta a Bassano il 19 scorso: dopo l’autopsia Henrique Cappellari tradotto al carcere di S. Pio X

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Giulia Rigon, trovata morta alla periferia di Bassano (foto di archivio da 7ComuniOnline)
Giulia Rigon, trovata morta alla periferia di Bassano (foto di archivio da 7ComuniOnline)

Nella serata di oggi, 23 dicembre 2021, militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Vicenza – scrive nella nota che pubbllchiamo il Procuratore della Repubblica di Vicenza Lino Giorgio Bruno – hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di CAPPELLARI Henrique (cfr. “Commessa di Asiago Giulia Rigon trovata morta in periferia di Bassano: chiama 118 Henrique Cappellari, suo compagno per ora sospettato“).

(N.B. In osservanza delle disposizioni del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 188 il procedimento penale è in fase di indagine preliminare e, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna).

Il suddetto provvedimento è stato emesso da questa Procura – sussistendo il fondato pericolo di fuga – per il delitto di omicidio aggravato in persona di RIGON Giulia consumato in Bassano del Grappa il 17 dicembre scorso.

Come è noto il cadavere della Giulia RIGON – persona di anni trentuno residente in Asiago, con attività lavorativa presso un esercizio commerciale di Romano d’ Ezzelino – fu rinvenuto nelle prime ore del 17 dicembre ali’ interno di un camper del CAPPELLARI, parcheggiato in un’ area di sosta alla via Capitelvecchio, nella periferia di Bassano del Grappa. La vittima presentava plurime ferite lacero-contuse, la maggiore in regione frontale, al capo e numerose altre lesioni ecchimotiche-escoriative al capo ed in altre parti del corpo. Furono rinvenute tracce di sangue – che hanno costituito oggetto di accertamenti nella giornata di martedì da parte dei Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma – sia ali’ interno del camper che nel!’ adiacente area esterna, sul!’ asfalto del parcheggio anche a livello della porta di ingresso del mezzo.

Nella stessa giornata, dopo i primi accertamenti da parte dei militari del!’ Arma e l’ intervento del medico legale, la sostituto di turno di questa Procura aveva proceduto ali’ interrogatorio del CAPPELLARI, persona che intratteneva con la vittima un rapporto sentimentale e di convivenza, contestandogli – in base agli elementi al momento acquisiti – il delitto di omicidio aggravato.

Il CAPPELLARI aveva fornito nel!’ occasione un propria versione – la donna, con la quale aveva intrattenuto una accesa discussione, sarebbe accidentalmente caduta dopo essersi portata ali’ esterno del camper ed avrebbe urtato violentemente il capo contro l’ asfalto; nel tentativo di soccorrerla prendendola in braccio e di riportarla ali’ interno del mezzo, esso CAPPELLARI e la compagna sarebbe entrambi ripetutamente caduti; talune lesioni erano riconducibili a gesti scoordinati della vittima nei giorni precedenti il decesso – è risultata smentita dagli accertamenti eseguiti nei giorni successivi.

In particolare le acquisizioni orali – assunzione di persone informate da parte dei militari dell’ Arma – hanno consentito di ricostruire il complesso, alterato e spesso conflittuale rapporto tra il CAPPELLARI e Giulia RIGON che la donna, dopo un periodo trascorso a causa di disturbi psichiatrici in una Comunità Terapeutica Residenziale, aveva ripreso da qualche mese nonostante la contrarietà manifestata dai genitori. Non solo i genitori – il CAPPELLARI aveva di recente impedito al padre di intrattenere un colloquio con la figlia, reagendo con violenza – ma anche gli assistenti sociali e la professionista incaricata dell’ amministrazione di sostegno hanno riferito sul progressivo peggioramento delle condizioni della donna a partire dal mese di novembre scorso, sulle assenze dal lavoro e sulla volontà manifestata di proseguire il rapporto di convivenza con il compagno dimorando ali’ interno del camper, sul rifiuto di altre soluzioni abitative che escludessero il compagno. Sono state oggetto di accertamento le risalenti occasioni di litigio, anche con condotte di minaccia da parte del CAPPELLARI nei confronti della compagna.

Importante è stata anche la relazione medico legale del consulente tecnico del P.M.. il quale – ali’ esito delle operazioni autoptiche – ha ritenuto che la versione difensiva fosse incompatibile con le lesività esterne ed interne rilevate. In particolare il consulente ha accertato che tutte le lesività riscontrate sono risultate coeve e di recente produzione, che le lesioni al capo non sono riconducibili per sede e tipologia a cadute accidentali ma attribuibili ali’ azione di un corpo contundente (probabilmente il pesante anello indossato dal CAPPELLARI ali’ indice della mano sinistra), che le lesioni al dorso e al torace (plurime fratture costali bilaterali determinanti sfondamento toracico di per sé idonee a causare il decesso) sono incompatibili con una caduta frontale ma riconducibili a plurimi e violenti traumi contusivo-compressivi posteriori con soggetto disteso in posizione prona, che per sede e tipologia sono classificabili come lesioni da difesa quelle rilevate sugli arti superiori della RIGON. Il medico legale ha pertanto concluso che il numero, le sedi anatomiche colpite e le caratteristiche complessive delle lesività sono indicative dell’aggressione da parte di un soggetto attivo, con reiterazione dell’azione lesiva sia frontale che posteriore.

Il CAPPELLARI, ospitato nelle scorse notti presso una comunità parrocchiale di Bassano del Grappa, è stato condotto dai militari nella casa circondariale di Vicenza. Si procederà nei prossimi giorni da parte del Giudice per le Indagini Preliminari alle operazioni di convalida del fermo.

 

Il Procuratore della Repubblica (Lino Giorgio BRUNO)