La Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, guidato dalla pentastellata Carla Ruocco, nel suo ultimo Ufficio di presidenza e su impulso dell’unico membro vicentino della Commissione stessa, l’avv. Pierantonio Zanettin, ex membro laico del Csm e parlamentare forzista al suo quarto mandato, ha deciso di convocare per due audizioni nelle prossime settimane i procuratori della Repubblica reggenti di Vicenza, Orietta Canova, e di Treviso, Massimo De Bortoli, che riferiranno sui più recenti sviluppi delle inchieste giudiziarie in corso nei confronti degli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
Ma, e questa è una significativa novità a livello nazionale, la Commissione Ruocco ha anche richiesto un contributo scritto sulle stesse vicende a tre noti giornalisti veneti: Renzo Mazzaro, firma dei quotidiani locali del gruppo Repubblica – Stampa, Marino Smiderle, esperto di economia del Giornale di Vicenza, e Giovanni Coviello, direttore responsabile del nostro ViPiù, già VicenzaPiù.
Mazzaro è anche autore di “Banche, banchieri e sbancati. La grande truffa dal Veneto al resto d’Italia” e Coviello di “Vicenza. La città sbancata” oltre che “curatore” di “BPVi. Risparmiatori ingannati. L’azione di (ir)responsabilità” e di “BPVi.Bugie Popolari Vicentine“, di fatto la raccolta di gran parte degli articoli del collega Smiderle agli atti della seconda Commissione d’inchiesta regionale sulle banche venete da cui il nostro direttore fu ascoltato come unico giornalista.
Istituita con la legge del 26 marzo 2019 n. 28 per l’intera durata della XVIII legislatura a come ideale prosecuzione di quella che, alla fine della precedente legislatura, cominciò a “scavare” sui crac delle due Popolari venete poste in Lca, la BPVi e Veneto Banca, e delle altre 4 banche risolte (Popolare dell’Etruria e del Lazio, CariFe, Banca Marche e CariChieti), ha il compito di “presentare annualmente alle camere una relazione sull’attività e sui risultati dell’inchiesta nonché eventuali proposte di modifica al quadro normativo sulle materie oggetto dell’inchiesta“.
Il compito della Commissione Ruocco è più ampio di quella presieduta da Casini anche se non sono mancate non mancano pressioni perché sia più orientato alla definizione di linee future del sistema bancario e finanziario sulla base dei suoi eventuali precedenti malfunzionamenti piuttosto che a indagare specificamente sui fatti “dolorosi” predetti a cui, a livello “monetario”, sta iniziando a porre parzialmente rimedio, dopo lunghi ritardi e notevoli tortuosità operative, il discusso FIR, Fondo Indennizzo Risparmiatori.
Se la legge 28 stabilisce che la Commissione può “analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento... l’ambito dei compiti attribuiti alla Commissione – a differenza di quella istituita nella precedente Legislatura – ci tenne, infatti, a indicare il presidente Sergio Mattarella nella sua lettera inviata all’atto della promulgazione della legge istitutiva della Commissione ai presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della Camera dei Deputati, Roberto Fico – non riguarda l’accertamento di vicende e comportamenti che hanno provocato crisi di istituti bancari o la verifica delle iniziative assunte per farvi fronte, ma concerne – insieme al sistema bancario e finanziario nella sua interezza – tutte le banche, anche quelle non coinvolte nella crisi e che svolgono con regolarità la propria attività…” .
Successivamente alle due audizioni e ai contributi scritti di Mazzaro, Smiderle e Coviello la Commissione, cercando di contemperare il dettato della legge con le indicazioni istituzionalmente e comprensibilmente prudenti del presidente della Repubblica, stabilirà le modalità per audire anche Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca.
“Questo ciclo di audizioni – è il commento a caldo del loro promotore, l’on. Zanettin che ha raccolto l’adesione unanime dei colleghi della Commissione – costituisce una straordinaria occasione per approfondire molti punti oscuri, che la precedente commissione ha lasciato nell’ombra e che oggi potrebbero essere chiariti partendo da quanto i procedimenti in corso e le inchieste giornalistiche hanno consentito e stanno consentendo di rivelare dopo la chiusura dei lavori precedenti presieduti dall’on. Casini“.
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