“La commissione d’inchiesta sul Covid non è un tribunale politico. Avremmo preferito un testo migliore e una estensione alle regioni. Avevamo presentato un emendamento che è stato bocciato dalla maggioranza, ma lo ripresenteremo. Ciò non toglie il valore della commissione: noi di Italia Viva vogliamo parlare di quello che non ha funzionato. Perché i colleghi del Movimento 5 stelle hanno paura della verità? È questa la differenza tra il populismo e il riformismo. I riformisti vogliono portare avanti la verità, sono sempre dalla parte della scienza e dei vaccini. Noi non strizzeremo l’occhio ai no vax, ma vogliamo ridare dignità a tutte quelle famiglie che hanno avuto vittime”.
Lo ha detto la senatrice vicentina di Italia Viva Daniela Sbrollini, parlando in Aula al Senato in discussione
“Vogliamo fare chiarezza perché gli errori fatti non si ripetano più – ha aggiunto Sbrollini -. Spiace apprendere del dietrofront di alcuni colleghi di Azione, che hanno cambiato idea sulla istituzione della commissione Covid dopo averla sostenuta con noi alla Camera.
Si può cambiare idea, ma c’è un tema di coerenza politica da portare avanti nelle aule parlamentari. Abbiamo a cuore la sanità, e i suoi problemi sono ancora tutti sul tavolo. E non vengono affrontati da questa legge di bilancio, che dà solo briciole.
Mi appello al governo perché destini maggiori risorse. Forse facciamo ancora in tempo a chiedere di riaprire i termini del Mes sanitario, 37 miliardi di euro che ci avrebbero permesso di cambiare il sistema sanitario, azzerando le liste d’attesa e mettendo in campo una seria programmazione”, ha concluso la senatrice Daniela Sbrollini.