Commissione parlamentare – è scritto in un comunicato di Vinova – contro il razzismo, l’antisemitismo, l’odio e l’hate speech. Brutta pagina di storia parlamentare quella scritta dalla destra di Salvini, Meloni e Berlusconi con il voto di astensione alla proposta di istituzione di una Commissione parlamentare straordinaria contro il razzismo, l’antisemitismo e l’istigazione all’odio.
L’astensione di tutta la destra sulla proposta della senatrice Liliana Segre, che ha vissuto in gioventù la deportazione ad Auschwitz e che porta ancora sulla pelle il numero impresso dai nazisti nei campi di concentramento, sconcerta e lascia sgomenti. Una commissione istituita per ostacolare ed impedire la discriminazione razziale e i fenomeni dell’odio può essere solo giusta e ovvia.
È stato ignorato, dalla destra sovranista, “un appello etico che vuole parlare alle anime e ai cervelli dell’intero ceto politico italiano”, come è previsto nella nostra carta Costituzionale, per evitare che quei tempi bui di morte, prevaricazione, silenzi e discriminazione possano tornare.
Pensavamo che non ci potessero essere dei distinguo sul tema delle discriminazioni razziali e che fossero finiti i tempi delle distinzioni tra uomo nero, uomo bianco, uomo giallo e di chi non è uguale a me fa paura.
E invece si è preferita ancora una volta la strada del “nazionalismo aggressivo”, che è cosa assai diversa dal patriottismo, e usare lo slogan “prima gli italiani” come se appartenere ad un “popolo”, gli italiani, fosse il discrimine per negare l’universalità dell’essere umano.
Ringraziamo la senatrice Liliana Segre per avere avuto in questi tempi oscuri e pieni di angoscia e di paure la sensibilità e l’intelligenza di usare il suo ruolo politico per proporre una Commissione che possa fare luce sui numerosi fatti che sempre più richiamano all’odio del diverso o del debole, all’odio tout-court come prassi per gestire i rapporti tra persone o tra gruppi di persone.
Piena solidarietà alla senatrice Segre che ha ricevuto centinaia di insulti e gravi offese per aver promosso questa commissione, anche nel tentativo di risvegliare dal torpore chi si affida alle urla e agli insulti, alle parole di odio e agli slogan pieni di prevaricazione. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato senatrice a vita Liliana Segre deportata a 13 anni ad Auschwitz – Birkenau assieme al padre e a nonni paterni che non fecero ritorno – come segnale tangibile perché il passato non sia solo memoria ma sia testimonianza viva, tutti i giorni, anche nel nostro Parlamento.
Un grazie speciale al nostro Presidente e capo dello Stato Italiano Sergio Mattarella che ci invita a “Non abbassare mai la guardia e non sottovalutare i tentativi che negano e vogliono riscrivere la storia contro l’evidenza allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio”.
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