Fino a pochi giorni fa le opposizioni di centro sinistra, a guida di “Per una grande Vicenza” martellavano il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, per la sua “non conoscenza” se non addirittura per la sua “sponsorizzazione” dell’acquisto improvvido da parte di Agsm Aim, tramite la controllata Agsm Aim Energia, di Compago, società commerciale lombarda nel settore dell’energia (qui quanto scritto o riportato nel tempo su ViPiu.it), dopo le trattative condotte dall’ad e dg in quota Verona Stefano Quaglino.
Faranno ora qualcosa contro il sindaco di Verona, dopo la delicata e fondamentale assemblea odierna (“Compago, cda e assemblea Agsm Aim: ‘Revoca anche ad/dg Quaglino’. Rucco vigile, suoi oppositori e Tommasi ‘usati’?“) conclusasi col voto favorevole di Rucco (portatore del voto di competenza della quota del 32,8% di Vicenza nella multiutility dell’ovest veneto) ma contrario di Damiano Tommasi (forte del 61,2% di Verona) alla revoca e, peggio, all’azione di responsabilità nei confronti proprio dell’ad e dg Stefano Quaglino, che aveva condotto le trattative sotto accusa per l’acquisto, appunto, della società milanese?
Questa è la prima domanda che ci sorge spontanea.
Mentre Rucco la bocciava Tommasi ha votato, anche e invece, a favore, della revoca, “per il venire meno delle condizioni fiduciarie” col proprietario di maggioranza veronese, del presidente senza deleghe operative Stefano Casali e della consigliera Francesca Vanzo, entrambi nel cda in quota veronese così come Quaglino e tutti espressi dalla precedente amministrazione di centrodestra di Sboarina.
La seconda domanda a chi potrà e vorrà rispondere, allora, è quest’altra: il confermato ad e dg, a prescindere dalle sue indubbie capacità professionali, considerazione valida per lui e tutti gli altri “veronesi”, ha conquistato la fiducia del sindaco di centrosinistra attuale anche cambiando sponda politica e abbracciando quella di centrosinistra, a cui fanno riferimento Federico Testa, destinato a diventare presidente, e Angela Broglia, i neo eletti, su proposta di Tommasi, come sostituti dei due consiglieri sfiduciati?
La relazione degli advisor coordinati, per decisione del cda precedente, da uno dei tre consiglieri sui sei complessivi in quota Vicenza, Fabio Sebastiano – gli altri due sono il vicepresidente Gianfranco Vivian e Anna Massaro – dovrebbe aver adombrato (evidenziato?) la responsabilità di Quaglino per l’imprudente acquisto di Compago, denunciato da Colombara, Dalla Rosa & c.
La terza domanda, forse meno politica ma più sostanziale, è: cosa faranno il presidente vicentino del collegio sindacale, Gaetano Terrin e gli altri componenti di fronte a quella relazione che avrebbe portato il cda a chiedere all’assemblea dei soci la revoca e l’azione di responsabilità nei confronti di Stefano Quaglino, entrambe bocciate dal socio Tommasi?
Chiederanno che il nuovo cda deliberi per l’azione di responsabilità? La attiveranno in autonomia nel caso contrario?
La quarta domanda che tocca il futuro dell’azienda: se è indubbia la frattura che si è creata oggi tra i due soci, Verona e Vicenza, sarà possibile sanarla? E come?
In attesa di lumi sulle nostre domande, che ci piacerebbe facessero proprie anche le opposizioni di centro sinistra di Vicenza, che hanno sollevato mediaticamente il caso in città, anche se ora l’affaire Compago tocca di più il “collega” veronese Tommasi, pubblichiamo di seguito anche un lancio Ansa sull’assemblea odierna da cui, pure, abbiamo preso spunto per alcune delle nostre considerazioni.
Esito a sorpresa dell’assemblea di Agsm-Aim che oggi doveva esprimersi sul futuro dell’ad Stefano Quaglino e sull’avvio di una eventuale azione di responsabilità per l’operazione Compago. Il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, apprende l’ANSA da fonti qualificate, ha detto no alla revoca dell’ad della società. Secondo quanto filtra – l’assemblea è
ancora in corso (questo all’ora del lancio Ansa)- il primo cittadino di Verona (il Comune
scaligero è socio di maggioranza) avrebbe ritenuto non sufficienti, dal suo punto di vista, le risultanze delle perizie commissionate dalla società, né quelle dei pareri legali sul tema. Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha invece votato a favore.
Stesso responso sull’azione di responsabilità contro Quaglino. La questione non è destinata però a finire qui.
La palla passa adesso nel campo del collegio sindacale, presieduto dal commercialista Gaetano Terrin: per l’organo di controllo l’esercizio dell’azione di responsabilità non è un’opzione facoltativa, perché quando ne vengono ravvisati gli estremi si
tratta di esercitare un potere/dovere. E l’azione di responsabilità contro un amministratore ne comporta la revoca automatica. (ANSA). GM 07-DIC-22 19:51 NNNN