Comune di Vicenza, Asproso (Coalizione Civica): “paralisi dell’edilizia privata”

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“Se è vero che la gran parte della ricchezza degli italiani sta nelle case che possiedono, è anche vero che si tratta di un patrimonio molto deteriorato che abbisogna di investimenti e di interventi radicali” afferma nel comunicato che pubblichiamo Ciro Asproso consigliere comunale di opposizione di Vicenza che a tal proposito ha presentato un’interpellanza. “Al 2020, due terzi delle 35 milioni di case italiane risultavano costruite più di 50 anni fa ed è quindi di fondamentale importanza procedere ad una loro rigenerazione. Tanto più, se si considera che il recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione energetica degli edifici consentono di limitare il consumo di suolo, ridurre le emissioni di gas serra e aumentare il benessere delle persone che vi abitano.

“Dal Next Generation UE, al Superbonus 110%, la strategia è dunque quella di contenere le nuove costruzioni e d’incrementare il comparto delle ristrutturazioni; una scelta ben apprezzata dal mercato, se si considera che nell’intero comparto dell’edilizia oltre il 70% del valore aggiunto è stato garantito dalle opere di manutenzione. Pur tuttavia, le carenze di questo settore sono profonde e radicate nel tempo: micro imprese con ridotta produttività; lavoro nero e bassa specializzazione degli addetti; scarsi investimenti pubblici e un’eccessiva burocrazia. Tutte criticità che rischiano di minare sul nascere le aspettative di una forte ripresa, attesa da qui al 2030” prosegue Asproso.

“In tutto questo il ruolo dei Comuni dovrebbe essere quello di indirizzo e di sostegno, ma il più delle volte è l’esatto contrario e gli uffici dell’Edilizia privata costituiscono sovente un collo di bottiglia che pregiudica il regolare lavoro di tecnici e committenti. La cosa, fino ad ora, non ha avuto lo stesso risalto delle lungaggini per il ritiro delle carte d’identità, ma posso assicurare che tra gli addetti ai lavori il disagio e la frustrazione montano a vista d’occhio. A Vicenza, i tempi realistici per ottenere l’accesso agli Atti e concludere la pratica edilizia sono di 6-7 mesi, che diventano 8-9 nel caso di difformità urbanistiche che comportino l’istruzione della procedura di sanatoria. Un lasso di tempo troppo lungo e soprattutto non compatibile con la scadenza del 30 giugno 2022 per beneficiare appieno dei vari “bonus” statali”.

“Non v’è dubbio che la carenza di personale sia un problema generalizzato nella pubblica amministrazione, ma 7 tecnici e 6 amministrativi all’Edilizia privata sono davvero troppo pochi per far fronte all’attuale mole di lavoro. La stessa creazione dello “Sportello superbonus 110” si è risolta in una mera operazione di facciata, mentre sarebbe necessario avviare in tempi rapidi l’informatizzazione dell’Archivio con la conseguente digitalizzazione di tutte le pratiche edilizie. Ricordo, che quando il Sindaco era Enrico Hullwech e l’avvocato Dalla Negra svolgeva l’incarico di assessore all’Edilizia privata, oltre ad un maggior numero di addetti, si poteva contare anche su due dirigenti dedicati”.

“Tutto ciò considerato si Interpella il Sindaco affinché:
 Si provveda ad integrare nella pianta organica del settore Edilizia privata, quantomeno, altre 2 unità con funzione tecnica e 2 con funzione amministrativa.
 Nell’attesa, si valuti la possibilità di dislocare almeno 2 persone provenienti dall’urbanistica o da altri servizi tecnici, anche per dare supporto allo Sportello superbonus ora al collasso.
 Si avviino le procedure per la digitalizzazione dell’Archivio pratiche edilizie.
 Venga finalmente rispolverato il “Regolamento edilizio comunale”, già concluso dall’ex assessore Lunardi e (incomprensibilmente) mai più portato all’attenzione dei consiglieri comunali”.