Comune di Vicenza, nel prossimo consiglio una variazione di bilancio da 300 mila euro: “Necessario per la continuità nei servizi alla città”

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È stata licenziata dalla giunta comunale di Vicenza la prima variazione di bilancio dell’anno 2025, che verrà presentata in occasione del prossimo consiglio comunale, il 20 febbraio 2025. Il valore della manovra è 300 mila euro per l’anno in corso, di 500 mila nei due anni successivi.

“Abbiamo scelto di provvedere fin da subito a incrementare lo stanziamento riferito al personale – ha esordito il primo cittadino Giacomo Possamai – perché siamo convinti che sia necessario garantire il maggior apporto di risorse umane per proseguire a garantire i servizi ai cittadini; non eravamo certi della possibilità di reintegrare il personale, fino all’approvazione della finanziaria dello Stato; appena abbiamo potuto ci siamo attivati”.

Parole ribadite dall’assessora Isabella Sala: “Avremmo potuto attendere l’assestamento di luglio; abbiamo invece deciso di attuare una manovra in tempi rapidi utilizzando il fondo di riserva, per procedere velocemente alle nuove assunzioni – spiega la delegata al bilancio – Per gli anni che seguono abbiamo dovuto necessariamente inserire capitoli in diminuzione, consapevoli che il bilancio del ‘26 sarà concepito a fine anno, e che molte saranno le variabili che interverranno, e su cui stiamo già lavorando”.

La proposta di variazione di bilancio prevede 300 mila euro in aumento che andranno a consentire gli accantonamenti contrattuali e le nuove assunzioni, da ricomprendere nel piano assunzionale 2025-2027 del Comune di Vicenza. Fra le figure che entreranno grazie alla nuova capacità assunzionale saranno tecnici, assistenti sociali, bibliotecari e insegnanti, funzionari e informatici.

La manovra prevede la diminuzione del fondo di riserva, che sarà di 345 mila euro. Negli anni seguenti è prevista una entrata di 150 mila euro legata a un contributo dello stato per minori in affido previsto dalla finanziaria 2025, e una diminuzione su diversi capitoli: cultura, sport, istruzione, ragioneria, provveditorato, cimiteriali, per un totale di 350 mila euro.

“Ci teniamo a ribadire che il bilancio del prossimo anno è tutto da scrivere – spiega la delegata al bilancio – e che consapevoli delle necessità in aumento continuo, stiamo avviando una operazione di revisione della spesa storica che andrà a valutare i singoli capitoli, nonché le possibilità di nuove entrate e di efficientamento delle modalità organizzative e di erogazione dei servizi. Come in ogni famiglia, se il governo non dà vita a nuove possibilità di trasferimenti e entrate tributarie, e anzi se prosegue nei tagli ai trasferimenti, dovremo fare un grande lavoro di disamina, per capire come proseguire nell’erogazione dei servizi”.

“Il bilancio nella spesa corrente è entrato in difficoltà in tutti i comuni italiani – conclude Possamai – dobbiamo essere molto chiari con il governo e con i cittadini: ci sono spese che non si possono comprimere, e vanno anzi aumentando. I tagli del governo minano i servizi e portano a dover fare scelte dolorose, che nessun sindaco vorrebbe mai fare”.