La Lega in Veneto rilancia la polemica con Roma sui fondi Pnrr per la rigenerazione urbana destinati ai comuni al di sotto dei 15 mila abitanti. La pubblicazione della graduatoria del bando ha lasciato l’amaro in bocca.
Come aveva immediatamente sostenuto Valter Orsi, sindaco di Schio (ce ne siamo occupati qui, clicca), l’esito è stato nettamente a favore delle regioni del Sud Italia con l’esclusione dei centri settentrionali e veneti in particolare.
In merito, intervengono oggi i consiglieri regionali della Lega – LV, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto, che non lesinano commenti duri contro Roma ladrona e il Meridione pelandrone.
“I comuni veneti che vengono sciolti o commissariati sono inesistenti, pagano regolarmente le fatture ai fornitori ed eseguono i lavori pubblici che mettono a bilancio – dicono -. In un Paese normale questo è un merito: per Roma no, per Roma è una colpa da espiare a discapito di chi dilapida e sperpera.
Il riparto dei fondi di rigenerazione urbana per i comuni sotto i 15 mila abitanti è solo l’ultimo capitolo di un libro di ingiustizie che va avanti da sempre. Il Veneto e il Nord tutto non sono il bancomat delle cicale.
Lo zelo di Roma nel riscuotere tasse e gabelle del Veneto è un modello per gli orologiai svizzeri. Quando però di tratta di distribuire – proseguono i consiglieri -, l’efficienza romana ricorda molto uno scolapasta bucato, che come sempre, annaffia certe regioni e lascia a secco noi.
Quanta pazienza ancora i veneti dovranno portare prima che siano considerati al pari di tutti gli altri? Vogliamo augurarci che i rappresentanti eletti in Veneto alle ultime elezioni politiche si oppongano e rimedino all’ennesimo torto a discapito del nostro popolo. I veneti sono esausti di questa arrogante superficialità”, concludono Vianello e Michieletto.