Comunicati del Comune di Vicenza, la vicenda finisce al vaglio del Corecom Veneto

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Comunicati di propaganda del Comune di Vicenza?
Comunicati di propaganda del Comune di Vicenza?

La vicenda dei comunicati stampa del Comune di Vicenza in odor di propaganda, in piena campagna elettorale è finita al vaglio del Corecom Veneto. Si tratta – lo ricordiamo – della “crociata solitaria” che ViPiù ha lanciato, segnalando da queste pagine un comportamento che, a nostro giudizio, danneggia la competizione elettorale in corso, rendendola meno aderente ai diritti e doveri dei candidati (leggi qui).

Mentre ancora non abbiamo ottenuto risposte da organi e organismi chiamati ad esprimersi, prefettura di Vicenza e Ordine regionale dei giornalisti, abbiamo appreso da fonti qualificate che la vicenda è stata portata all’attenzione del Comitato regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) del Veneto.

Ci risulta, innanzitutto, che l’iniziativa sia partita dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, dopo che a Vicenza avevano preso posizione i candidati sindaco Bortolotto (M5S), Possamai (centro sinistra), Zoppello (Rigeneriamo Vicenza) e Simone (La Comune), tutti direttamente interessati alla vicenda in quanto possibili danneggiati.
Controdeduzioni sarebbero state richieste, a stretto giro, al Comune di Vicenza.

Abbiamo inoltre appreso che la segnalazione al Corecom è ora trattata come “pratica in esame” e che, nel giro di una settimana, il comitato, che comunque dipende dal Consiglio regionale, esprimerà un parere, anche se non vincolante, all’Agcom. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, infatti, è per legge la sede competente in materia di pluralismo informativo, par condicio e di sondaggi e sarà quindi chiamato a esprimersi sulla vicenda dei comunicati del Comune di Vicenza da noi sollevata.

Ricordiamo che la stessa poggia sul fatto di aver ravvisato possibili violazioni della disposizione prefettizia che giustamente, in base alla legge, vieta alle amministrazioni comunali, compresa quella attuale vicentina, in campagna elettorale (sostanzialmente dal 7 marzo 2023) di fare propaganda. Insomma, il Comune di Vicenza avrebbe dovuto limitarsi a comunicazioni “indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni” (es: interruzione di un servizio) da fare comunque “in forma impersonale“.

Abbiamo potuto constatare che, dopo aver segnalato la cosa nelle sedi preposte, l’ufficio stampa comunale si è limitato solo ad osservare quest’ultima prescrizione, attribuendo ad una, appunto, impersonale “amministrazione comunale” azioni e dichiarazioni che prima apparivano con ruolo degli amministratori di volta in volta interessati, molti dei quali candidati alle elezioni comunali, Rucco in primis. Ruolo che portava ad una immediata identificazione.

Al momento, dunque, non ci resta che attendere il pronunciamento dell’Agcom.