Comunità energetiche, Cappelletti e Guidolin (M5S): “Ancora al palo, inspiegabile vaghezza”

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Sen. Barbara Guidolin e on. Enrico Cappelletti (M5S)

Comunità energetiche: l’onorevole Enrico Cappelletti e la senatrice Barbara Guidolin del M5S intervengono a gamba tesa. “L’attesa è giunta a un punto critico – dicono -. Da mesi, il nostro Paese e il Veneto guardano l’emanazione dei decreti attuativi per la realizzazione delle comunità energetiche, una misura strategica volta a sostenere la crescita e la competitività delle piccole e medie imprese italiane. Tuttavia – aggiungono – nonostante le rassicurazioni date, siamo costretti a constatare che fino ad oggi non abbiamo visto alcun segno tangibile di progresso in questa direzione.

Il processo di prenotifica alla Commissione europea sembrava avviato, e si sosteneva che ci fossero stati scambi costruttivi con Bruxelles riguardo allo schema incentivante. Tuttavia, il silenzio attuale e l’assenza di comunicazioni ufficiali lasciano numerose domande irrisolte.

Che posizione ha assunto la Commissione europea – chiedono i parlamentari veneti dei 5 stelle Cappelletti e Guidolin -? Ci sono eventuali criticità che stanno ostacolando il raggiungimento di un accordo? I cittadini, le imprese, le associazioni, e gli enti locali, tra gli altri, sono stati lasciati in sospeso per otto lunghi mesi, in attesa di certezze sull’attuazione dei meccanismi di incentivazione.

Nell’ultima recente dichiarazione, il Ministro Fratin ha affermato che mancano solo pochi giorni alla conclusione del decreto. Tuttavia, questo annuncio viene accolto con scetticismo, considerando il persistente ritardo accumulato rispetto ai tempi originariamente pianificati. Ci preoccupa profondamente il fatto che un provvedimento di vitale importanza per il nostro Paese sia ancora in sospeso”.

Secondo i parlamentari Capelletti e Guidolin lee comunità energetiche sono state ampiamente riconosciute come una misura favorevole e vantaggiosa da tutte le forze parlamentari, ottenendo il sostegno unanime.

“Il Veneto attende. È imperativo – puntualizzano con forza – che il Ministro Fratin rafforzi il proprio impegno e, soprattutto, apra un canale di comunicazione trasparente con la Commissione europea per superare eventuali divergenze. È importante notare che entro il 2026 dovremo utilizzare in modo efficace i 2,2 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedicati a queste iniziative, e ogni ritardo mette a repentaglio il raggiungimento degli obiettivi.

Chiediamo con urgenza al Ministro Fratin di fornire una chiara roadmap per il completamento di questo processo cruciale, al fine – concludono Cappelletti e Guidolin – di garantire il nostro impegno verso la transizione energetica e il futuro delle nostre piccole e medie imprese Venete”.