Le Comunità energetiche al centro di una interrogazione del gruppo consiliare Da Adesso in Poi e rivolta al sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, e all’assessore competente.
Le domande sono state poste dai due consiglieri comunali Sandro Pupillo e Giovanni Selmo coadiuvati da Marco Bianchi, ingegnere, esperto e consulente in comunità energetiche ed energie rinnovabili e membro del direttivo di DAIP. La tesi sostenuta è che l’attuale amministrazione comunale si stia dimostrando poco coraggiosa e lungimirante sul tema.
La critica – spiega Daip – prende spunto dall’Avviso pubblico finalizzato ad una valutazione di uno studio di fattibilità al fine della costituzione nel territorio comunale di Vicenza di una o più comunità energetiche rinnovabili (leggi qui).
“Iniziativa senz’altro lodevole se non che – sostiene Bianchi – tale manifestazione di interesse rischia di non essere sufficientemente chiara rispetto a ciò che richiede a coloro che intendono partecipare, tramite una formulazione equivoca di studi di fattibilità e proposte di studio di fattibilità. La poca chiarezza relativa alle coperture dei costi ed alle tempistiche della manifestazione di interesse lascia nell’incertezza i possibili partecipanti”.
Nell’interrogazione, i consiglieri chiedono di precisare se sia richiesto un vero e proprio studio di fattibilità oppure solamente una proposta e con quale scansione temporale. Inoltre, i consiglieri si chiedono chi mai potrà concorrere all’Avviso Pubblico senza avere la certezza che nel caso di assegnazione ci sarà una copertura economica.
“Dal punto di vista politico non possiamo non rilevare mancanza di visione e coraggio con questa Manifestazione di interesse – ribadiscono Pupillo e Selmo -. Lo strumento delle CER sta progressivamente prendendo piede in molte amministrazioni locali agendo soprattutto sul tema dei benefici sociali ed ambientali, nonché al contrasto alla povertà energetica”.
“Le Comunità Energetiche possono essere uno strumento molto utile per coinvolgere i cittadini nella produzione e nel consumo di energia pulita e possono essere arricchite da meccanismi che offrano concreti aiuti alle famiglie in difficoltà: stupisce negativamente che, tra gli elementi qualificanti dello studio richiesto dall’amministrazione, non sia stato previsto l’apporto di benefici per famiglie vulnerabili o colpite dal caro-bollette”, conclude Bianchi.