Il ritiro della concessione del Bocciodromo, stabile nel quartiere Ferrovieri di Vicenza, è terreno di scontro politico, dopo i fatti dello scorso 20 gennaio. Ovvero gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante la protesta dei centri sociali del Nordest durante la protesta contro la presenza di aziende israeliane a Vicenza Oro (leggi qui). Scontri, per i quali i referenti del centro sociale vicentino hanno dichiarato la loro estraneità.
Il tema è stato dibattuto ieri in consiglio comunale. Come riportato da Il Corriere del Veneto, la maggioranza ha espresso la sua posizione in merito, per bocca del sindaco Giacomo Possamai: “Ho chiesto agli uffici dell’avvocatura di valutare se esistano i presupposti giuridici per una revoca della concessione” del Bocciodromo, ha spiegato il primo cittadino, che poi ha aggiunto, “c’è un precedente e risale a novembre 2022 dopo l’occupazione irruente ma pacifica (se confrontata con i tafferugli di sabato) nell’ambito di una protesta No Tav”. L’allora sindaco, Francesco Rucco, oggi all’opposizione ha ricordato: “All’epoca l’avvocatura ci disse che non c’erano elementi giustificativi”.
Poi, Rucco ha lasciato l’aula come forma di protesta e, su Facebook, ha spiegato: “È grave quanto accaduto oggi in consiglio comunale. Nelle giornata di ieri (lunedì, ndr) abbiamo presentato come consiglieri di opposizione una richiesta di dibattito in aula sui gravi fatti accaduti sabato scorso alla manifestazione dei centri sociali. Vista la gravità della situazione e la volontà di condividere il dibattito con i cittadini presenti in aula e collegati a mezzo web, abbiamo chiesto che si dibattesse come primo oggetto.
Di tutta risposta – ha aggiunto Rucco – il sindaco Possamai ha fatto posticipare la discussione spostandola ad ultimo oggetto del consiglio comunale. È chiara così la volontà di oscurare il dibattito, relegandolo ad un momento della serata in cui pochissime persone assistono al confronto in consiglio”.
Le minoranze del Consiglio comunale di Vicenza sono chiare nel chiedere la revoca della concessione, valutando come attivo il ruolo avuto dal centro sociale vicentino nei tumulti. Dall’altra parte, la maggioranza, come detto, attende il parere dell’avvocatura. Una “mossa” non gradita agli oppositori. Esemplare, la replica di Marco Zocca, consigliere di Forza Italia: “Manca una presa di posizione politica. Manca la volontà politica di revocare la concessione – ha detto -. Il sindaco, che guarda a una revoca come un fatto tecnico del provvedimento, si nasconde”.
In attesa del parere dell’avvocatura sulla revoca della concessione richiesto da Possamai, ‘attenzione si sposterà sempre più verso le possibili proteste in città per i cantieri Tav che, tra l’altro, prevedono l’abbattimento proprio dell’ex Bocciodromo.