Confartigianato Vicenza: crisi di Suez, gravi ripercussioni per la nostra economia

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Crisi di Suez, problemi per le aziende vicentine
Crisi di Suez, Confartigianato: problemi per le aziende vicentine

La crisi di Suez rischia di penalizzare pesantemente l’export del Veneto e a farne le spese maggiori potrebbe essere Vicenza. Questo quanto dichiarato da Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, sulla complessa situazione che si sta vivendo sul canale che permette il collegamento tra l’area Mediterranea e l’Oceano Indiano attraverso il Mar Rosso. Con 6 miliardi di euro di merci esportate via mare, il Veneto è la terza regione in Italia e con oltre 2 miliardi la provincia di Vicenza è la prima a livello regionale.

La crisi nell’area mediorientale ha ripercussioni anche nell’altra direzione: la fornitura di materie prime e prodotti per la manifattura diventa più difficoltosa e si potrebbe prospettare un nuovo aumento del costo dell’energia, dato che il Quatar ha sospeso il passaggio delle sue navi cisterna con il Gas naturale liquefatto (Gnl).
Dall’anno del Covid in poi sembra non esserci pace per le aziende vicentine. Dopo la pandemia, la guerra in ucraina, la crisi in Israele, la crisi di Suez, la tensione in aumento tra Cina e Stati Uniti dopo le elezioni di Taiwan… Ribadisce Cavion: “Uniamo costi di materie prime ed energia in perenne tensione verso l’alto, la stretta creditizia e ben si capisce in che situazione si trovino oggi le aziende ad operare”.energia

Una situazione nuova, inimmaginabile fino a pochi anni fa. “La generale instabilità – aggiunge Cavion – compromette la certezza di molte catene di fornitura e sarà necessario nei prossimi anni affrontare le sfide di una maggiore regionalizzazione dei mercati”.

Si spera che si arrivi al più presto ad una risoluzione dei diversi conflitti, in primis per ragioni umanitarie, oltre che per la salute della nostra economia. Però non possiamo, conclude il presidente: “Rimanere fermi e sperare che tutto si sistemi autonomamente. Come Associazione perciò continuiamo a dare supporto alle nostre aziende, potenziando i servizi che riescono a far penetrare mercati, investendo ogni giorno in nuove azioni di internazionalizzazione e supportando con i nostri TEM (Temporary Export Manager) le imprese che si affacciano sui mercati globali”