UniCredit e Confindustria Vicenza insieme per aiutare le imprese beriche a fronteggiare i recenti, rilevanti, rincari energetici: la banca e l’associazione di rappresentanza hanno infatti siglato un accordo per supportare le imprese associate con un intervento concreto sul fronte della liquidità e del capitale.
Più nel dettaglio la partnership prevede la predisposizione di nuove linee di finanziamenti dedicati, con importo minimo di 10.000 euro e durata 12 mesi comprensiva di pre-ammortamento fino a 6 mesi, a condizioni agevolate.
L’intervento rientra nella più ampia strategia di UniCredit che ha portato allo stanziamento di un plafond di 3 miliardi di euro per dare supporto alle aziende del Paese impattate dal “caro bollette” e per quelle che devono fronteggiare esigenze straordinarie legate all’attuale situazione dei mercati internazionali.
“Di concerto con Confindustria Vicenza e mossi dalla comune attenzione alle esigenze del sistema produttivo del territorio, abbiamo deciso di intervenire prontamente mettendo a disposizione delle imprese, soprattutto delle PMI, un pacchetto di misure eccezionali. – ha affermato Luisella Altare, Regional Manager Nord Est di UniCredit -. UniCredit intende così confermare, nel concreto, il proprio senso di responsabilità nei confronti delle imprese vicentine e con questa iniziativa offre nuovi strumenti di sostegno per le esigenze di liquidità delle PMI dei settori maggiormente colpiti dai rincari (manifatturiero, metalmeccanico, trasporti, edilizia, ecc.) che rischiano una ulteriore compressione del proprio capitale circolante”.
“In troppi casi ormai, oggi le aziende si trovano nelle condizioni di dover decidere se ridurre o sospendere talune produzioni proprio a causa dei prezzi fuori controllo dell’energia e, parallelamente, alle difficoltà sul fronte della liquidità – spiega Roberto Spezzapria, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega a Credito, Finanza ed Equity -. Sappiamo che alcune cause di queste difficoltà sono contingenti e speriamo possano trovare una soluzione nel più breve tempo possibile; d’altra parte pensiamo anche che una certa tensione sui prezzi dell’energia continuerà a sussistere anche nei prossimi anni sia per motivi geopolitici, sia a causa degli obiettivi fissati dall’UE sulla transizione energetica. Quello di calmierare l’effetto di queste tensioni deve essere uno sforzo collettivo, di tutti gli attori del tessuto industriale ed economico e quindi siamo molto soddisfatti di aver trovato una sponda importante in Unicredit su questo specifico e delicato campo”.
Le filiali di UniCredit e l’Area Finanza di Confindustria Vicenza restano a disposizione per maggiori dettagli.