Confisca immobili, terreni e automezzi già sequestrati d’urgenza, GdF di Vicenza e Bassano: eseguita misura sorveglianza speciale di P.S.

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Confisca immobili, terreni e automezzi già sequestrati d’urgenza, GdF di Vicenza e Bassano
Confisca immobili, terreni e automezzi già sequestrati d’urgenza, GdF di Vicenza e Bassano

La Procura della Repubblica di Venezia ha delegato ai Finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa di Vicenza (qui altre notizie su GdF di Vicenza e altre località, ndr), e ai Carabinieri della locale Compagnia, l’esecuzione di un provvedimento di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Valbrenta (VI) e di confisca di immobili, terreni ed automezzi già oggetto di sequestro d’urgenza in data di 20 ottobre 2021, emesso dal Tribunale di Venezia.

Confisca immobili, terreni e automezzi già sequestrati d’urgenza, Guardia di Finanza di Bassano
Confisca immobili, terreni e automezzi già sequestrati d’urgenza, GdF di Bassano

Il provvedimento trae origine dalla convalida del sequestro d’urgenza disposto dalla Procura a seguito delle numerose segnalazioni di polizia in ordine a reati predatori, molti dei quali sfociati in procedimenti giudiziari, misure cautelari e provvedimenti amministrativi adottati nei confronti del proposto.

Gli accertamenti economico-finanziari e patrimoniali, avrebbero evidenziato la “sproporzione” tra gli esigui redditi dichiarati dal nucleo famigliare del “proposto” e gli incrementi patrimoniali (immobili, terreni ed automezzi) acquisiti nel periodo di riferimento e la disponibilità indiretta di beni immobili e mobili, che, seppur formalmente intestati a persone facenti parte del proprio nucleo famigliare, sembrano rientrare nella sfera dei propri interessi economici.

Il provvedimento di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso prevede l’obbligo di soggiorno in un comune vicentino e di confisca di un immobile, di due terreni, nonché di due camper e due autovetture, per un valore di circa 120.000 euro, tutti ritenuti fittiziamente intestati alla moglie ai familiari conviventi del “proposto”, ma di fatto nella propria disponibilità.

I beni oggetto di confisca sono stati rimessi nella disponibilità dell’Amministratore Giudiziale appositamente nominato dall’Autorità Giudiziaria.