Congedo parentale maschile, Sara Astorino (legale, consulente Aduc): lo stato dei fatti e delle disparità di trattamento a sfavore del padre

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L’attuale Legge sul congedo parentale maschile – scrive nella nota che pubblichiamo Sara Astorino, legale, consulente Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) – prevede che i padri possano usufruirne dai 7 ai 10 giorni. La madre, invece, si può allontanare dal lavoro fino a 4 mesi. Di conseguenza è la madre che si prende cura del figlio. Differenza che incide negativamente sulla gestione della coppia creando differenza enorme tra ruolo del padre e quello della madre.

Per una maggiore equità sono stati proposti tre emendamenti:

– Fratelli d’Italia propone un aumento a quindici giorni;

– Italia Viva un’estensione fino ad un mese;

– Infine esistono due emendamenti PD che ricalcano una precedente proposta della deputata Pini. L’estensione è di 4 mesi, uguale a quello delle madri. Altrettanta uguaglianza per la retribuzione durante il congedo: 80/100% della retribuzione dei singoli. Anche le famiglie omosessuali potrebbero accedervi, visto che il diritto è tale anche per adozione o affidamento. Inoltre i due congedi non sono necessariamente alternativi, ben potendo essere goduti congiuntamente nello stesso periodo.

Sara Astorino, legale, consulente Aduc