Anche in questi giorni, mentre Carlo Tecce e Paola Zanca scrivevano per Il Fatto Quotidiano odierno l’atto di accusa contro Consap da noi ripreso (“Fir per vittime banche, Il Fatto: milioni già spesi solo per stipendi e affitti, ma ai truffati neppure 1 euro da carrozzone Consap“), si è più volte e di nuovo bloccato il suo portale al centro dei sogni (incubi?) o, meglio, delle necessità dei soci azzerati di BPVi e Veneto Banca ora in Lca, delle risolte Popolare dell’Etruria, Carife, Cassamarche e Carichieti e di qualche altra piccola banca messa in Lca come le venete.
Per chi rientra nel meccanismo del Fir (Fondo Indennizzo Risparmiatori) che dovrebbe liquidare un misero 30% del maltolto invece che il 100% promesso in campagna elettorale da M5S e Lega alle due associazioni a loro affiancate (Noi che credevamo e il Coordinamento di don Torta), questo è un altro intoppo per vedere qualche euro mentre si profilano all’orizzonte le difficoltà nascoste tra le pieghe del Fir, deciso su proposta dei gialloverdi ma “normato” dai burocrati del Mef, come le lungaggini dei poco previsti controlli dell’Agenzia delle Entrate di cui abbiamo già parlato e come una trappola nascosta, di cui scriveremo a breve dopo alcune nostre verifiche, per chi si è costituito parte civile nei processo BPVi e Veneto Banca e per chi ha sottoscritto ex post i mandati per “attaccare” le società di revisione KPMG e PwC.
A diffondere e stigmatizzare tra i primi la notizia dell’intoppo Consap è stato l’on. vicentino Pierantonio Zanettin, uno dei solo 5 membri veneti della Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario da poco insediatasi, che, fonte AGI, ieri così commentava: «Le associazioni dei risparmiatori truffati dalle banche segnalano in questi ultimi giorni gravi difficolta’ ad inoltrare le domande di indennizzo al FIR. Il portale Consap risulta spesso bloccato con la scritta: “Il portale FIR e’ momentaneamente non disponibile”. Il messaggio viene costantemente aggiornato, modificando di volta in volta l’orario nel quale dovrebbe tornare operativo. Il palese disservizio rende oltremodo gravoso l’onere di presentazione delle domande, anche perche’ la scadenza del termine e’ imminente, 18 giugno prossimo».
«Il calvario dei risparmiatori, illusi da tante promesse, che paiono dimenticate, dunque
continua» conclude Zanettin che ha annunciato anche di aver presentato ieri stesso una interpellanza al Ministro dell’economia e Finanze Gualtieri per segnalare la, a dir poco, incresciosa situazione.
I commenti’ Non possono che essere negativi e, a volte, sconsolati quelli della associazioni più vicine ai risparmiatori come per Adusbef Veneto la stroncatura (oltre alla, soft, “vergogna!” tralasciamo altre sue più virulente considerazioni) del suo presidente avv. di Fulvio Cavallari e per Giustizia per i risparmiatori il “sono senza parole” di Patrizio Miatello che aggiunge: «si blocca anche di notte, fortuna che noi abbiamo inserito quasi tutti i nostri associati e abbiamo già avvisato i ritardatari del problema…».
