Consigli di Quartiere Vicenza, Idea chiede revisione del regolamento: “Elezione diretta o sono solo strumenti di potere politico”

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Francesco Rucco

Il Direttivo di Idea Vicenza esprime una netta opposizione alla proposta di istituzione dei Consigli di Quartiere avanzata dall’amministrazione comunale. A inizio mese, infatti, la giunta ha dato il via libera al regolamento che, dopo il passaggio in commissione, approderà in consiglio comunale (leggi qui).

“Da sempre – spiegano dal gruppo di minoranza -, la creazione di questi organi rappresenta una battaglia storica per il nostro movimento, che ha proposto in passato l’istituzione degli stessi basandosi su un principio di elezione diretta, per garantire trasparenza e un genuino coinvolgimento civico.

L’attuale amministrazione, sotto la guida del centrosinistra, ha palesato un’interpretazione distorta di questa idea, proponendo una formula di selezione che prevede la nomina di nove membri su dodici direttamente dal consiglio comunale, dominato da loro stessi. Tale meccanismo non è altro che un tentativo di monopolizzare il potere a livello locale, camuffando i Consigli di Quartiere in comitati elettorali sotto l’influenza diretta del sindaco e della sua giunta, il tutto finanziato con il denaro dei contribuenti”.

Critica la posizione dei consiglieri sulle funzioni che i Consigli di Quartiere dovrebbero avere. “Se il loro ruolo è meramente consultivo, si conferma il sospetto che l’obiettivo non sia quello di delegare un reale potere decisionale ai quartieri, ma di utilizzare questi nuovi organi esclusivamente come strumenti di consolidamento politico. Questo non solo svilisce il concetto stesso di partecipazione cittadina, ma rende evidente l’intento manipolativo di questa iniziativa”.

Il punto, per Idea Vicenza è rendere reale la partecipazione attiva dei cittadini nel governo locale: da qui l’insistenza per elezioni dirette dei rappresentanti. “Ricordiamo infine – ancora i consiglieri -, che l’istituzione dei Consigli di Quartiere, nella forma proposta dall’amministrazione, ricalca il fallimentare modello delle province della riforma Del Rio, un esperimento del PD che si è rivelato inefficace e che, prevedibilmente, verrà abbandonato a favore di un ritorno all’elezione diretta. Questa parallela fallimentare serve solo ad ulteriormente criticare l’attuale proposta, dimostrando una tendenza continua alla burocratizzazione di matrice centralista del potere, piuttosto che seguire il principio della sussidiarietà”.

Il direttivo di Idea Vicenza ha quindi chiesto con urgenza una revisione completa del regolamento dei Consigli di Quartiere “con l’istituzione di un sistema elettorale trasparente e democratico, che conferisca a questi organi una vera legittimità e dei poteri reali e decisivi, evitando così che diventino semplici facciate per strategie politiche di parte”, concludono.