Consiglio Comunale, la civica Da adesso in poi: si rispettino le regole democratiche, altrimenti a casa

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La doppia convocazione del prossimo Consiglio Comunale è uno schiaffo alla democrazia e rischia di creare un precedente pericolosissimo – è scritto in una nota del Direttivo dell’Associazione civica Da adesso in poi – Il consiglio comunale non è un’azienda o un’associazione dove la doppia convocazione dell’assemblea ha un valore puramente simbolico per la validità della stessa.

Ciò che l’amministrazione sta portando avanti è un maldestro tentativo di aggirare le regole di funzionamento del consesso democratico che più tra tutti rappresenta il rapporto con i cittadini, inventando fantasiose maggioranze ridotte in pieno sfregio al risultato delle elezioni tenutesi a malapena un anno fa.

È evidente che la crisi “politica” cui stiamo assistendo è molto più grave di quel che si voglia far credere, se per tenere assieme una maggioranza che continua a perdere pezzi si adottano escamotage tecnici la cui legittimità è perlomeno dubbia, sino a giungere a scomodare un Regio Decreto del 1915.

Quello che però più di tutto ci sconcerta è che questo atto rappresenta un oltraggio alla democraticità dell’organismo principe del nostro Comune, il Consiglio Comunale. Ci preoccupa oltremodo in quanto non si tratta di un atto isolato. Il Presidente Sorrentino ha più volte forzatamente interpretato il regolamento, espellendo dall’Aula Consiliare pacifici cittadini che esponevano cartelli, o ancora non consentendo la presentazione di Ordini del Giorno.

Altrettanto grave è l’atteggiamento del Segretario Comunale Stefania Di Cindio, che anziché garantire il rispetto dello Statuto e del Regolamento comunale, sta invece offrendo cavilli da azzeccagarbugli per salvare questa Amministrazione.

L’associazione Da Adesso in Poi si adopererà, insieme agli altri gruppi di opposizione, affinché quest’ultima azione venga immediatamente fermata, con l’augurio che vi sia un ripensamento da parte del Presidente Sorrentino e che questa Amministrazione abbia il coraggio di sostenere le proprie scelte a testa alta, senza infingimenti, dopo il rimpasto di Giunta dei giorni scorsi.

O si governa per il bene della città, o si va a casa. In questo secondo caso, saremo felici di concorrere per raccogliere il testimone.