“Dispiace che anche in questa occasione la minoranza, anziché cogliere la sostanziale unità d’intenti che ha animato il dibattito in aula, abbia preferito strumentalizzare la vicenda a fini politici attribuendosi un ruolo determinante nell’approvazione della delibera sul CeAV che in realtà non ha avuto e speculando sul voto contrario di due consiglieri di maggioranza, espresso con ogni evidenza a titolo personale e non condiviso dagli altri consiglieri di maggioranza, che infatti hanno votato a favore, dichiarando esplicitamente la condivisione delle finalità della convenzione e l’apprezzamento per l’attività fin qui svolta dal Centro antiviolenza”. Così il vicesindaco e assessore Matteo Tosetto commenta in un comunicato la vicenda del voto di ieri in consiglio comunale sul rinnovo della convenzione al centro antiviolenza, mozione proposta dallo stesso Tosetto e non votata da due esponenti della maggioranza, segno, secondo l’opposizione, di confusione nella giunta Rucco.
Il via libera al rinnovo di due importanti convenzioni è stato dato ieri dal consiglio comunale. Si tratta della gestione associata del Centro per l’affido e la solidarietà familiare (CASF) e del Centro antiviolenza (CeAV) tra i Comuni del distretto est – Aulss 8 Berica.
“Con la conferma delle due convenzioni – dichiara il vicesindaco con delega alle politiche sociali Matteo Tosetto – Vicenza ribadisce il ruolo di capofila tra i Comuni del distretto est rispetto a due servizi fondamentali per il territorio. In entrambi i casi vincente, negli anni, è stato operare in rete, in maniera coordinata e omogenea su tutto il territorio. La tutela dei soggetti più fragili, come i minori con difficoltà familiari e le donne vittime di violenza, rappresenta prima di tutto un dovere sociale per tutta la comunità”.
La convenzione relativa alla gestione associata del Centro per l’affido e la solidarietà familiare è stata rinnovata per 5 anni. Le amministrazioni che aderiscono sosterranno il CASF con complessivi 140 mila euro l’anno, ripartiti per il 70% sulla base degli affidi attivati in ciascun Comune nell’anno precedente e per il 30% sulla base del numero di minori residenti.
La convenzione per la gestione associata del Centro antiviolenza è stata rinnovata per tre anni. I 30 mila euro annui previsti per il sostegno del centro sono ripartiti tra le amministrazioni aderenti per il 70% sulla base dei casi presi in carico e per il 30% in relazione al numero di residenti.