I capigruppo delle varie liste di opposizione di Vicenza annunciano in una nota congiunta che giovedì 15 luglio saranno a palazzo Trissino per il consiglio comunale, il quale è stato invece convocato online come quello del 1 luglio, per problemi, sembra, di eccessivo calore in sala Bernarda. “‘Se qualcuno chiude l’ombrellone e ritorna in consiglio è meglio, grazie’. Con questa sonora tirata d’orecchie ai suoi consiglieri si era rivolto il sindaco Rucco al termine del Consiglio comunale dell’1 luglio, consiglio che era stato voluto in videoconferenza dallo stesso Rucco in accordo con la sua maggioranza, motivato da pretestuose giustificazioni quali il caldo in Sala Bernarda e la durata della seduta visti i tanti oggetti in trattazione. Ci aspettavamo, quindi, che per il Consiglio comunale del 15 luglio fosse scontato il ritorno “in presenza” pensando che la reprimenda del sindaco avesse sortito gli effetti sperati, considerato che le motivazioni addotte per svolgere il consiglio comunale dell’1 luglio “online” non vi fossero più e che alcuni Consiglieri di maggioranza si fossero fatti un bell’esame di coscienza”.
“Ed invece – affermano i consiglieri di opposizione – ci ritroviamo nuovamente a dover effettuare un Consiglio in forma virtuale per le stesse assurde motivazioni che riteniamo offensive verso chi lavora in ambienti ben peggiori della sala Bernarda e, più in generale, verso tutta la cittadinanza che è già molto sfiduciata dalla politica. Noi non ci stiamo! E ancora una volta abbiamo chiesto al presidente del consiglio Sorrentino di poter svolgere la seduta a palazzo Trissino giovedì dato che per noi il caldo non è un problema né l’eventuale lunghezza della seduta (ci sono ex Consiglieri che potrebbero sorridere nel pensare che sia lunga una seduta di 4-5 ore). Riteniamo che il Consiglio comunale, salvo casi eccezionali di impossibilità come è accaduto nel recente passato a causa della pandemia, si debba svolgere nella sede istituzionale deputata, così come succede in moltissime altre città del Veneto e così come succede in Consiglio regionale. Ci sentiamo presi in giro da questo sindaco e da questa maggioranza che nasconde le evidenti criticità nel garantire il numero legale (lo si è visto in una votazione dello scorso Consiglio) trincerandosi dietro scuse che non siamo più disposti ad accettare. Noi – concludono i capigruppo di minoranza – giovedì saremo a palazzo Trissino per rispetto verso i cittadini”.