Consiglio Provinciale, ratificata elezione Rucco: “grazie a Variati, promotore casa dei Comuni”. L?intervento dell’unico “dissidente” Tosetto: “intesa tra pochi”

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Hanno votato in 11 su 12 presenti. L’unico ?dissidente? è il consigliere delegato Ennio Tosetto, che nell’intervento che pubblichiamo di seguito ha annunciato manterrà la carica di consigliere provinciale fino a scadenza (gennaio 2019), ma restituisce la delega all’Edilizia Scolastica. Il Consiglio Provinciale di Vicenza, però, stasera 15 novembre ha convalidato l’eleggibilità e la compatibilità del sindaco di Vicenza Francesco Rucco a Presidente della Provincia (nella foto con la nuova fascia).

Il neo presidente ha giurato fedeltà alla Costituzione Italiana ed in seguito ha provveduto al conferimento delle deleghe, confermando come vice Maria Cristina Franco e l’intera squadra uscente ad eccezione, appunto, del dimissionario Tosetto.

Quindi, prima della lettura delle linee di programma, ha ringraziato il presidente uscente Achille Variati, “promotore della casa dei Comuni” ha affermato Rucco. Ringraziamenti anche per l’intero Consiglio Provinciale per il prezioso lavoro svolto a favore dell’Ente dopo la riforma istituzionale.

Ecco, invece, l?intervento integrale di Tosetto:

Egregio Presidente onorevoli Colleghi,

ritengo che l?accordo raggiunto sul nome del Sindaco di Vicenza per la Presidenza della Provincia, accordo di cui non si conoscono i termini e i contenuti, sia il frutto di un?intesa tra pochi che ha escluso dalla discussione gli attuali Consiglieri Provinciali e in particolare tutti i Sindaci e i Consiglieri Comunali della Provincia.

Non ci è dato di conoscere e non sono stati ricercati i contenuti di un progetto condiviso che potesse prefigurare una reale continuità con quanto fatto finora, in questi ultimi quattro anni, affinché la Provincia continui ad essere la Casa dei Comuni, dell’intera comunità vicentina.

Ho considerato l?intesa poco rispettosa di quanto finora fatto dalla precedente Presidenza e da tutti gli Amministratori della Provincia, che con la loro azione hanno fatto sì che questo ente di secondo livello fosse un riferimento per tutti i Comuni della Provincia, diventando di fatto la Casa dei Comuni della collettività Vicentina.

Ritengo che per una logica continuità di azione secondo quanto finora realizzato, la naturale prosecuzione dell’attività richiedesse di individuare la figura del Presidente all?interno dell?attuale composizione dei Sindaci Consiglieri Provinciali, o comunque nella figura di un Presidente Sindaco con una maturata esperienza amministrativa.

Si è preferito agire nelle “stanze” di alcuni partiti e dei gruppi che ruotano loro attorno, senza una preventiva discussione con chi doveva esprimere il proprio voto, senza la stesura  di un documento politico discusso e condiviso, scegliendo la strada dell?accordo di potere.

Si sono anteposti all?interesse generale interessi di parte, dei quali non si conoscono i termini, anche se tra poco o nel futuro capiremo le logiche o quali sono stati i pesi e le misure che hanno determinato l?accordo che ci è stato comunicato attraverso i media locali.

Ribadisco che il Presidente della Provincia di Vicenza doveva essere individuato attraverso un dialogo trasparente con tutti i Sindaci e con i Consiglieri Comunali chiamati al voto, sulla base di un documento di indirizzo che individuasse i contenuti politici dell?azione del Presidente e le priorità di intervento indicate dal territorio.

Per tutto ciò, pur mantenendo la carica di Consigliere Provinciale fino a scadenza, ho ritenuto di restituire la delega all’Edilizia Scolastica che mi è stata affidata dal Presidente Achille Variati rimanendo in Consiglio Provinciale con un ruolo di minoranza.