Consiglio regionale, al via 5 commissioni. La zaiana Rizzotto prima donna a guidare gestione territorio e ambiente

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Con l’elezione, avvenuta oggi, dei presidenti, vicepresidenti e consiglieri segretari delle commissioni consiliari permanenti prende avvio l’attività legislativa del consiglio regionale Veneto.  “Si compie così l’ultimo atto costitutivo previsto dallo Statuto per dare inizio operativo alla legislatura”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Roberto Ciambetti, aprendo la seduta elettiva delle prime cinque commissioni. La sesta commissione (istruzione, formazione, ricerca, cultura, turismo e sport) è convocata martedì 10 novembre, alle ore 14.30, per eleggere la propria terna di presidenza.

A presiedere la prima commissione (Affari istituzionali, bilancio e programmazione) è lo zaiano Luciano Sandonà, eletto con 36 voti e 9 schede bianche, vice Vanessa Camani del Pd (11 voti e 34 schede bianche), consigliere segretario Enrico Corsi della Lega, che ha raccolto 39 voti e 6 schede bianche.

La seconda commissione (Urbanistica, territorio, infrastrutture, trasporti, e ambiente) è presieduta da Silvia Rizzotto (Zaia presidente), eletta con 38 voti e 8 astenuti. Per la prima volta nella storia della Regione Veneto a guidare la commissione che si occupa di gestione del territorio e dell’ambiente, di mobilità e infrastrutture è una donna. Ad affiancare Rizzotto, alla sua seconda legislatura, sono Jonatan Montanariello del Pd, eletto vicepresidente con 8 voti, 37 bianche e una scheda nulla, e Joe Formaggio (Fratelli d’Italia) nel ruolo di consigliere segretario. Formaggio, assente, ha raccolto 37 preferenze e 9 schede bianche.

La terza commissione (Politiche economiche, caccia e pesca, foreste ed energia) ha per presidente il veronese Marco Andreoli (Lega), eletto con 37 voti e 6 schede bianche. Vicepresidente è Cristina Guarda (Europa verde), che ha raccolto 11 voti a favore, 32 schede bianche e 2 nulle. Completa la terna Nazzareno Gerolimetto (Zaia presidente), eletto consigliere segretario com 37 voti a favore e 8 schede bianche.

La quarta commissione (a cui spettano la valutazione e il controllo delle politiche regionali, della gestione del patrimonio e degli enti regionali, la vigilanza sui finanziamenti, la prevenzione e il monitoraggio su rispetto legalità e contrasto alla criminalità organizzata) è l’unica, per statuto, affidata alla guida di un esponente dell’opposizione: presidente è stato eletto Andrea Zanoni, Pd, con 6 voti a 31 schede bianche. Lo affiancano il trevigiano Roberto Bet (Zaia presidente) come vice, e Gianpiero Possamai (Lega) nel ruolo di consigliere segretario, entrambi eletti con 31 voti a favore e 6 schede bianche.

La quinta commissione (Sanità e sociale) torna dopo vent’anni ad essere guidata da una donna, Sonia Brescacin (Zaia presidente). L’ultima presidenza al femminile risale alla sesta legislatura (1995-2000), con Letizia Pirrami (An). Brescacin, avvocato di San Vendemiano, oggi assente, ha raccolto 34 voti e 9 bianche. Vicepresidente è Anna Maria Bigon (Pd), eletta con i 9 voti dei gruppi di opposizione e l’astensione della maggioranza. Consigliere segretario è il vicentino Marco Zecchinato (Zaia presidente), eletto con 38 voti a favore e 9 astensioni.

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