Consiglio regionale, giudizio critico dell’opposizione sul programma di Zaia: le parole di tutti i consiglieri

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Dopo l’illustrazione in aula consiliare del programma di governo da parte del presidente della Regione Luca Zaia, vi sono stati diversi interventi dei consiglieri di minoranza che hanno criticato il documento programmatico, definendolo insufficiente e inadeguato a rispondere alle nuove esigenze che i cittadini veneti hanno, soprattutto in questi mesi caratterizzati dalla pandemia che ha messo in ginocchio l’economia e l’occupazione. Insufficiente è anche stata giudicata la risposta all’emergenza sanitaria.

Andrea Zanoni ha chiesto innanzitutto “che vengano tutelate le prerogative delle minoranze”. Ha denunciato che il Veneto “è l’unica regione in cui le persone ricche non sono chiamate a contribuire alla spesa pubblica in modo proporzionale alle loro, ingenti, possibilità. Siamo ben lontani da un Veneto veramente equo e solidale”. Zanoni ha chiesto inoltre un’azione più incisiva “per sostenere l’occupazione, anche utilizzando i Fondi europei, il Green New Deal e il contrasto al consumo di suolo. Vengono aperti troppi centri commerciali. La Legge regionale sul consumo di suolo è inadeguata perché non incide sul commercio”. Il consigliere ha infine invocato un impegno maggiore “per contrastare il radicamento mafioso in Veneto, l’evasione fiscale, per realizzare il trasporto integrato e il biglietto unico, una mobilità sostenibile e il completamento della metropolitana di superficie”. “Ricordo – ha affermato Zanoni – che rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 il Veneto è in forte ritardo sul tema chiave ‘Vita sulla terra’”. L’esponente della minoranza non ha fatto mancare un riferimento polemico sull’autonomia: “Sono passati tre anni dal referendum e ancora non è successo nulla…”.

Arturo Lorenzoni ha posto l’accento soprattutto “sull’inadeguatezza del documento programmatico presentato da Zaia, troppo autocelebrativo ma soprattutto troppo superficiale, che non offre risposte sufficienti ai bisogni dei veneti. Manca una vera politica per lo sviluppo del territorio, per la digitalizzazione, la decarbonizzazione nella produzione di energia elettrica, per ridurre il consumo della plastica e contrastare i cambiamenti climatici”. Lorenzoni ha anche denunciato come “l’App Immuni non sia stata implementata a sufficienza e che c’è un evidente ritardo nella sua applicazione”.

Cristina Guarda ha incentrato il proprio intervento sulla “sostenibilità ambientale: va valorizzato il ruolo di uomo e ambiente, pensato in una visione integrata. Va contrastata l’emergenza climatica e portata avanti una seria politica di prevenzione ambientale e sanitaria. Deve essere appoggiato il lavoro dei nostri agricoltori, soprattutto dei giovani, e il patrimonio agroalimentare. E soprattutto va affrontato il problema della povertà, delle malattie rare, della disabilità”. Guarda ha infine invocato “maggiore collaborazione tra maggioranza e opposizione: quando c’è stata abbiamo confezionato leggi molto utili e significative per i cittadini, penso alle politiche familiari”.

Elena Ostanel ha chiesto di sostenere “la piena inclusione e la parità delle donne, soprattutto delle mamme che non devono più essere costrette a scegliere tra famiglia e carriera. Deve essere abbassata la tassa sugli asili e istituito l’Osservatorio per la parità dei salari. Deve essere maggiormente sostenuto il settore del termalismo e portato avanti un piano per la casa pubblica, come ha fatto l’Emilia Romagna con investimenti importanti. Non dobbiamo dimenticarci dei lavoratori della cultura che garantiscono il 10% del PIL regionale. Va garantito a tutti l’effettivo diritto allo studio, iniziando dal biglietto unico gratuito per gli under 18”.

Francesca Zottis ha parlato di “semplificazione, sburocratizzazione, internazionalizzazione, affinché la regione diventi più attrattiva anche sul piano industriale. Dobbiamo integrare il sistema del trasporto con quello turistico. Prioritario è il sostegno alla disabilità, soprattutto nell’emergenza Covid che stiamo vivendo. Resta da attenzionare il problema delle Case di riposo; è quindi importante la riforma delle Ipab ma va implementata la prevenzione sociosanitaria. Auspico una programmazione triennale e maggiore attenzione per il ruolo delle donne”.

Jonatan Montanariello ha chiesto “maggiore attenzione per il Trasporto Pubblico Locale, soprattutto nella provincia di Venezia. Va assolutamente integrato il trasporto ferro- gomma e investito sulla viabilità locale, senza dimenticare il settore della pesca”.

Erika Baldin ha condiviso “le buone intenzioni contenute nel programma”, ma ha affermato “l’opportunità di mettere al primo posto il benessere dell’uomo per un Veneto in salute, connesso, sostenibile, carbon free e plastic free. Prioritario è investire sul trasporto pubblico locale senza distinguere tra cittadini di serie A e B, sulla digitalizzazione pensata come nuova frontiera del lavoro”.

Anna Maria Bigon ha invocato “una sanità di qualità veramente per tutti”, ha chiesto di aiutare “le famiglie che hanno anziani a carico e lo sviluppo delle Medicine di Gruppo e degli ospedali di comunità. È fondamentale valorizzare il settore pubblico”.

Vanessa Camani ha chiesto “parole di verità per avviare una proficua collaborazione: la narrazione fatta oggi non corrisponde alla realtà”. Per la consigliera, in particolare, “il territorio sarà la chiave di volta per combattere il Covid e va quindi valorizzato in modo adeguato. Camani ha invitato il presidente Zaia ad adottare “interventi più coraggiosi per sostenere il turismo. Serve un vero modello di sviluppo per il Veneto di domani e azioni più incisive per ridurre le diseguaglianze, esasperate purtroppo dal Covid”.

Giacomo Possamai ha denunciato come “il Veneto oggi non sia più una regione attrattiva”. Il consigliere ha posto tra le priorità “la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico degli edifici, lo sviluppo del trasporto pubblico locale. Ricordo che il Recovery Fund può essere utilizzato solo per investimenti su infrastrutture strategiche, non per contributi a pioggia”. Possamai ha riconosciuto l’enorme consenso raccolto da Zaia, ma ha sottolineato come “a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità…”.

Di appoggio alla squadra di governo, invece, i contributi dei consiglieri di maggioranza.

Elisa Venturini ha messo al centro “il tema dell’autonomia e della vicinanza a cittadini e imprese. Il Veneto deve essere forte, eccellente, solidale, connesso”.

Tommaso Razzolini ha promesso un forte impegno per sostenere “le associazioni ricreative, culturali e sportive, i tanti giovani che sono preoccupati per il loro futuro, le troppe persone in difficoltà. Vogliamo vincere le grandi sfide strategiche che ci attendono anche grazie a un corretto utilizzo dei Recovery Fund”.

Silvia Rizzotto ha sottolineato “il grande lavoro svolto dal presidente Luca Zaia e dalla squadra coesa che lo ha appoggiato nella passata legislatura, che è stata ‘da record’, con tantissime normative varate, nonostante le emergenze attraversate, da Vaia all’acqua granda, per finire al Covid. Siamo consapevoli che l’enorme consenso elettorale raccolto da Zaia ci abbia caricato di grandi responsabilità: non possiamo deludere le forti aspettative che i veneti nutrono nei nostri confronti”. Per la Rizzotto soprattutto “va portata a casa l’autonomia, in ordine a cui l’impegno dovrebbe essere trasversale. E servono parole di verità anche nei confronti della maggioranza se si vuole ottenere collaborazione”.

Nella replica finale, il presidente Luca Zaia ha invocato “un maggiore orgoglio di essere veneti e nei confronti del Veneto: la minoranza dovrebbe avere un atteggiamento più costruttivo, non posso accettare che si offendano i tantissimi cittadini che ci hanno votato, ci vuole più rispetto e onestà intellettuale. Alcuni ragionamenti fatti dai rappresentanti dell’opposizione sono quasi autolesionistici, non raccontano come è in realtà il Veneto”. “Facciamo tantissimi tamponi e abbiamo acquistato un numero rilevante di vaccini”, ha sottolineato il presidente difendendo l’operato della regione nell’affrontare l’emergenza sanitaria. “Noi abbiamo la responsabilità di governare e lo faremo con la determinazione e la professionalità che abbiamo sempre garantito”.

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