Consiglio regionale Veneto approva mozioni su esigenze persone con disabilità, bisogni sociosanitari, emergenza di infermieri

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Mozioni in discussione e votazione al consiglio regionale del Veneto
Mozioni in discussione e votazione al consiglio regionale del Veneto

Il Consiglio regionale del Veneto, nella nota sulle mozioni odierne, comunica che ha approvato in modo trasversale la Mozione n. 219, presentata dalla consigliera Cristina Guarda (EV), “Per la promozione del Registro dei Progetti esistenziali di vita presso i Comuni del Veneto e loro forme associative”, che impegna la Giunta regionale a valutare di favorire, presso tutti i Comuni del Veneto e loro forme associative, la conoscenza di ideazioni progettuali e attività amministrative, quali il progetto Registro dei Progetti di Vita Esistenziali, per dare voce e risposte alle esigenze di vita delle persone con disabilità.

Votata all’unanimità la Mozione n. 244, di cui è primo firmatario la consigliera Vanessa Camani (Pd), “Allineare le linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona a quanto previsto dai Piani di Ripresa e Resilienza Nazionale e Regionale e far partire al più presto il percorso di stesura dei nuovi Piani di Zona”.

Il provvedimento, al fine di risolvere le problematiche e i bisogni in continua evoluzione che i servizi sociali e socio-sanitari devono affrontare ogni giorno, impegna la Giunta regionale: a definire in tempi rapidi il previsto ‘addendum’ alle Linee Guida per la predisposizione dei Piani di Zona adottate con DGR n. 426/2019; ad allineare le suddette Linee Guida alle indicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla relativa proposta della Regione Veneto.

Di conseguenza, ad avviare al più presto il percorso per la stesura dei nuovi Piani di Zona per il periodo 2022-2024, consentendo una più approfondita elaborazione da parte di tutti i soggetti interessati; ad avviare e rendere permanente un percorso di confronto partecipativo che coinvolga ULSS, comuni, rappresentanze del privato sociale e altri soggetti interessati per confrontarsi su come debbano essere riorganizzati i servizi a distanza di anni dalla stesura dei Piani ancora vigenti, anche sulla scorta dell’esperienza di 2 anni di pandemia.

Approvata in modo unanime tra le altre mozioni anche la Mozione n. 250, di cui è primo firmatario Sonia Brescacin (Lega/LV), “Emergenza infermieri: urgente potenziare la formazione universitaria, il piano delle assunzioni e adeguare le retribuzioni”.

Il provvedimento impegna la Giunta regionale ad attivarsi in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome al fine di dare adeguate risposte alla carenza di organico in ambito infermieristico, attraverso una attenta pianificazione, l’aumento dei posti disponibili per gli studenti nelle Università e del numero di infermieri docenti per accrescere la qualità della formazione; a valorizzare la figura dell’infermiere, sia economicamente che sotto l’aspetto della responsabilità e dell’autonomia, e garantire il riconoscimento dell’indennità prevista per legge.

La Mozione approvata, in attesa dei voti sulle altre mozioni e risoluzioni oggi in discussione, altresì, impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo affinché: si valuti il superamento del vincolo di esclusività al servizio sanitario pubblico per permettere una gestione flessibile e improntata alla condivisione del personale infermieristico tra diversi setting assistenziali; si favorisca l’accreditamento delle strutture residenziali quali sedi di tirocinio dei corsi di laurea in infermieristica, per potenziare le possibilità di svolgimento di tirocini curricolari da parte degli studenti dei trienni, finalizzato ad una migliore formazione dei futuri professionisti in tale setting; si favorisca il rientro degli infermieri italiani che lavorano all’estero anche attraverso incentivi contrattuali ed economici.