Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza, con 34 voti favorevoli e 8 contrari, la Proposta di legge n. 20, di cui è primo firmatario il consigliere del Gruppo Misto Stefano Valdegamberi, “Semplificazioni in materia urbanistica ed edilizia per il rilancio del settore delle costruzioni e la promozione della rigenerazione urbana e del contenimento del consumo di suolo – ‘Veneto cantiere veloce’”. Il Pdl era già stato licenziato dalla Seconda commissione consiliare.
L’obiettivo della norma, che sarà strutturale, è semplificare i settori dell’urbanistica e dell’edilizia per rendere più incisivi i diversi interventi, nel rispetto delle previsioni contenute nel DPR 380/2001 (Testo Unico Edilizia) e del quadro normativo nazionale. Il Progetto di legge vuole in particolare rilanciare l’edilizia: prevede l’adozione di misure di semplificazione e accelerazione dell’iter di alcuni procedimenti amministrativi e la riduzione di oneri e adempimenti a carico di imprese, comuni e cittadini.
Nella seduta di ieri pomeriggio, la proposta normativa è stata illustrata in aula dal Relatore Marco Zecchinato (ZP). Sono seguiti gli interventi del Correlatore Andrea Zanoni (Pd), del primo firmatario Valdegamberi (GM), del consigliere Montanariello (Pd), vicepresidente della Seconda commissione, del Portavoce dell’Opposizione Lorenzoni (GM).
Prima del voto in aula, questa mattina è stata completata la discussione generale, per poi procedere nel pomeriggio con l’esame dell’articolato e della relativa parte emendativa.
Tra gli interventi che si sono succeduti in aula, Vanessa Camani (Pd) ha sottolineato “il buon lavoro svolto dalla Seconda commissione che ha migliorato molto il provvedimento”. “Credo che il Progetto di legge sia nato con una ambizione eccessiva – ha dichiarato la consigliera Dem – Si tratta di una legge non chiara e che non ha senso perché si limita a raccogliere l’indicazione di norme già esistenti, peraltro di rango superiore, e va a incidere negativamente nei rapporti tra Stato e Regione. Non si riesce mai a redigere un testo completo e veramente innovativo, che affronti seriamente temi importanti come i cambiamenti climatici e il consumo di suolo”. “E basta condoni a favore di soggetti che hanno fatto i furbi, penalizzando chi ha invece rispettato le regole. Il Progetto di legge andrebbe ritirato”, ha concluso Camani.
Cristina Guarda (Europa Verde) ha fatto presente “le criticità insite nel provvedimento, peraltro a rischio di incostituzionalità. Ma il vero problema è l’obiettivo di questa legge che non è funzionale al contenimento del consumo di suolo perché non incentiva il recupero dell’esistente patrimonio immobiliare. Si tratta di una proposta normativa che non difende l’ambiente attraverso cui si declina il necessario rispetto per le future generazioni, che non favorisce le aree verdi e gli spazi pubblici. È una norma che crea confusione, che non è precisa nei parametri di riferimento, altro che accorciare i tempi, che non incoraggia la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali e limita l’autonomia dei comuni. Ho presentato una serie di emendamenti per ovviare a queste criticità, in accordo con i colleghi di minoranza. Il mio voto sarà comunque contrario”.
Critico anche l’intervento di Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo): “Questo provvedimento ostacola il contenimento del consumo di suolo perché depotenzia gli strumenti urbanistici attraverso cui i comuni pianificano il governo del territorio e pongono limiti al consumo di suolo”. “Ho presentato degli emendamenti per migliorare il testo normativo – ha spiegato Ostanel – Voglio difendere l’idea di città pubblica, vivibile per i cittadini, e rimettere al centro la rigenerazione urbana”.
Il Correlatore Zanoni ha posto l’accento “su come sia inappropriato parlare di Veneto ‘cantiere veloce’ alla luce dei numerosi infortuni sul lavoro che quotidianamente vengono denunciati”. “Sull’altare della velocità viene sacrificata la partecipazione dei cittadini e la pianificazione da parte dei comuni: per noi questo è inaccettabile. Meglio velocizzare il risanamento dell’aria, le liste di attesa in sanità e lo stop al consumo di suolo”, ha ribadito il Correlatore in dichiarazione di voto. “Il rischio di contenziosi sarà elevato e basta condoni: il nostro voto sarà contrario”, ha concluso Zanoni.
Per il Portavoce dell’Opposizione Arturo Lorenzoni “questo Progetto di legge è entropico perché non va nella direzione di semplificare il settore dell’edilizia. E creare scorciatoie non è corretto nei confronti dei cittadini che hanno rispettato le regole”.
Enoch Soranzo (Fratelli d’Italia) ha replicato agli interventi dei consiglieri di minoranza appoggiando il provvedimento. “E’ un Progetto di legge strutturale, che risponde alle attuali esigenze ed è armonico rispetto alla normativa statale di riferimento. Cerca di dare risposte concrete ai bisogni del territorio, in particolare di Comuni, Province e Ordini professionali. È una norma chiara, che accelera i procedimenti e risolve la burocrazia che rallenta il lavoro degli uffici tecnici comunali. È utile anche per abbellire i nostri immobili. Per noi è un punto di partenza”.
Joe Formaggio (Fdi) ha appoggiato l’intervento di Soranzo: “Dobbiamo rappresentare la proprietà privata e lasciare i cittadini liberi di migliorare le proprie abitazioni se lo desiderano. Ringrazio il presidente della Seconda commissione Rizzotto e tutti i componenti per l’importante lavoro svolto”.
Alberto Bozza (Forza Italia) ha evidenziato “la sofferenza del settore dell’edilizia, che è sempre stata il motore della nostra economia. Ben venga quindi una norma che snellisca e semplifichi gli interventi, a beneficio di imprese e comuni. La proposta normativa facilita, inoltre, l’accesso all’ecobonus 110 percento. Alla luce delle consultazioni tenute con i soggetti portatori di interesse, credo che poteva anche essere predisposto un Pdl più coraggioso, in grado di dare risposte ancora più incisive al mondo dell’edilizia. Anche per noi, a ogni modo, la legge è un punto di partenza in un periodo in cui il fattore tempo sarà decisivo: semplificare e ridurre la burocrazia è fondamentale”.
Il Relatore Zecchinato (ZP) è intervenuto per difendere la proposta normativa, rispondendo, sotto l’aspetto tecnico, alle critiche mosse dalla minoranza. “Sono previsti interventi sul patrimonio immobiliare esistente che, se non vengono incentivati, possono lasciare spazio al consumo di suolo. Viene salvaguardata l’autonomia dei comuni. Credo che si tratti di una norma utile che accorcia i tempi dei procedimenti, a favore di imprese, comuni e cittadini”.
Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia, ha dichiarato: “Sposiamo il principio di fondo che anima questa proposta normativa, la semplificazione, necessaria per lo sviluppo economico dei nostri territori”.
Il primo firmatario Valdegamberi (GM) ha respinto le critiche che gli sono state mosse e ha difeso l’utilità della Proposta di legge. “Trovo i rilievi della minoranza molto contraddittori e non veri: il Pdl permette il recupero del patrimonio immobiliare esistente ed elimina così la possibilità di consumare nuovo suolo. E’ una legge molto rispettosa dell’ambiente”.