Consorzio Bonifica del Brenta, Masolo (EV): “Zaia interverrà per sbloccare la situazione? Presentata interrogazione”

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consorzio bonifica del Brenta presentata interrogazione

Il consigliere regionale di Europa Verde Renzo Masolo ha presentato un’interrogazione sulla mandata nomina della presidenza del Consorzio Bonifica del Brenta, in seguito a quanto accaduto durante l’assemblea del 3 marzo. “Visto quanto accaduto – ha dichiarato Masolo – essendo chiaro anche ai sassi che la questione di fondo è puramente politica, anzi partitica, mi chiedo se il massimo rappresentante della Lega in Veneto, ovvero il presidente Zaia, non intenda intervenire per sbloccare lo stallo creatosi a causa delle irresponsabili barricate della Lista Bordignon, gli eletti vicini alla Lega”.

Masolo ha ricordato che la mancata nomina del presidente e del vicepresidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio determina ritardi nell’attività degli organi consortili, che sono enti chiamati a risolvere anche problemi derivanti da emergenze come siccità e scolo delle acque al fine di evitare allagamenti, con conseguenze anche per cittadini e coltivazioni. “Chi amministra – ha evidenziato il consigliere EV – conosce l’ordine di importanza delle attività dei consorzi di bonifica; per questo, anche da amministratore, Zaia dovrebbe avere a cuore una rapida soluzione della crisi provocata dai suoi uomini nel consorzio. Ho presentato quindi una interrogazione in Consiglio regionale, sottoscritta dal consigliere Andrea Zanoni, per chiedere, appunto, al Presidente della Giunta Zaia, quali interventi intenda realizzare affinché il Consorzio di bonifica del Brenta cominci a svolgere regolarmente le proprie attività”.

Giacomin (Pd Vicenza): “Lega e FdI antepongono le loro logiche al bene comune”

Davide Giacomin, segretario provinciale del Pd di Vicenza, ha espresso sulla questione del Consorzio Bonifica del Brenta concetti molto simili, accusando Lega e Fratelli d’Italia di “anteporre logiche di potere al bene comune, arrivando persino a bloccare l’attività di un organismo essenziale per la manutenzione dei canali e la sicurezza del territorio. Questa paralisi istituzionale – ha dichiarato Giacomin – frutto di lotte di potere e spartizioni politiche, ha conseguenze dirette sui cittadini, sulle imprese e sugli agricoltori, che rischiano di pagare il prezzo di questa irresponsabilità. È inaccettabile che, anziché occuparsi della tutela del territorio e della prevenzione del dissesto idrogeologico, questi partiti siano più preoccupati di gestire nomine e incarichi”.

Ricordando che le istituzioni devono agire nell’interesse della collettività, non per soddisfare equilibri interni ai partiti, Giacomin ha ribadito la richiesta che “si sblocchi immediatamente questa situazione, affinché le attività di manutenzione e messa in sicurezza del territorio possano riprendere senza ulteriori ritardi”.