
“Dopo l’ennesima fumata nera, provocata dall’ammutinamento degli eletti della lista leghista, siamo ad un passo dal commissariamento del Consorzio di bonifica Brenta da parte della Regione. Un prezzo pesantissimo, che sarebbe da addebitare per intero a chi ha assunto questo atteggiamento irresponsabile sotto il profilo istituzionale e gravemente lesivo degli interessi delle cittadine e dei cittadini che dal Consorzio non si aspettano liti partitiche, ma la soluzione di problemi molto concreti”.
La presa di posizione è delle consigliere regionali del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani e Chiara Luisetto.
“Avevamo già denunciato, al momento della presentazione delle liste, che tentare di trasferire anche nel Consorzio logiche partitiche, come fatto dalla Lega, non avrebbe prodotto risultati positivi. Ma mai ci saremmo aspettati di arrivare a tanto: da mesi l’ente è bloccato in un braccio di ferro voluto da chi evidentemente non si mette a disposizione del bene pubblico, ma pensa di essere padrone di un’istituzione.
Invece, il Consorzio di Consorzio bonifica del Brenta non è né della Lega né tantomeno dell’ex presidente Sonza. Auspichiamo davvero che si riescano a mettere da parte le beghe e gli interessi di bottega e si raccolga – concludono Camani e Luisetto – il segnale di apertura lanciato dalle organizzazioni di categoria Coldiretti, CIA e Confagricoltura per dare finalmente al Consorzio gli strumenti per poter operare a tutela dei territori di sua competenza”.