Consulta Sicurezza Stradale Veneto: vicepresidente De Berti accusa la Baldin di strumentalizzare il tema incidenti stradali

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Elisa De Berti

Consulta per la Sicurezza Stradale del Veneto: c’è chi usa gli incidenti e le vittime della strada per scopi politici. Alla vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Elisa De Berti proprio non sono andate giù le parole di Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle, a proposito dell’operato dell’organismo regionale.

Baldin aveva preso spunto da un terribile incidente verificatosi nei giorni scorsi nel Veneziano nel quale due persone hanno perso la vita (leggi qui la cronaca) per polemizzare ricordando che della Consulta regionale per la sicurezza stradale “non si sente mai parlare perché è soltanto sulla carta. La Regione l’ha istituita dieci anni fa, ma la norma non è mai stata pienamente attuata”, ha detto.

Ecco cosa risponde l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti, tra l’altro impegnata questa mattina alla cerimonia di posa della prima pietra della rotatoria in località Tavernetta, ad Asolo, nel Trevigiano.

“Spiace constatare amaramente come il tema della sicurezza stradale venga utilizzato per polemiche strumentali. A chi oggi accusa la Regione di inattività e di inoperatività sull’argomento, consiglio di verificare quanto fatto negli ultimi anni”.

Il pensiero della vicepresidente regionale è che la Baldin, piuttosto che il lavoro svolto o non svolto dalla Consulta, non abbia colto quello fatto sul tema dalla Giunta. La De Berti, quindi, parla di risorse economiche ingenti destinate proprio alla sicurezza stradale in Veneto “arrivando ad avviare, dal 2016 ad oggi, opere di sicurezza stradale destinata alla viabilità in gestione ai comuni per oltre 190 milioni di euro e per quasi 600 interventi mirati. A chi oggi chiede in modo miope e pretestuoso l’attivazione di organismi consultivi rispondiamo con i numeri, che danno la misura del lavoro svolto”.

Insomma, attenzione a quanto fatto dall’esecutivo e nulla da ridire sull’accusa di immobilismo dell’organismo consultivo, tanto che la De Berti, dopo aver richiamato anche un Protocollo d’Intesa per la sicurezza stradale (di cui ci eravamo occupati qui) aggiunge: “A chi chiede insomma organismi consultivi, suggerisco di adottare uno sguardo più ampio e orientato a 360°: la Regione non sta attendendo inerme e immobile di fronte a queste tragedie, ma si è attivata con tutte le energie di cui dispone per cercare di contrastare questa situazione. La sicurezza stradale si costruisce attraverso azioni concrete e tavoli operativi, non in altri modi”.

Nel giro di poche ore è giunta la controreplica della Baldin. “La Vicepresidente della Regione De Berti dovrebbe ben sapere che nell’interrogare la Giunta in merito alla Consulta regionale per la sicurezza stradale, non ho fatto altro che svolgere la funzione ispettiva che è tra i compiti dei consiglieri regionali.

Chiedo che la Vicepresidente mi risponda nella sede prevista, ovvero l’Aula del
Consiglio regionale. Nel merito, attendo risposte dalla Giunta regionale e torno a chiedere la convocazione della Consulta per la sicurezza stradale che, a mio avviso, proprio per l’ampia platea e la massima autorevolezza dei soggetti coinvolti, può dimostrarsi uno strumento utile e non, come sembra sottintendere la vicepresidente, quasi un trascurabile orpello”.