Vicenza – Comunissimi sono i piccoli contenziosi legati alla telefonia: servizi mai richiesti eppure fatturati, attivazioni mai avvenute, malfunzionamenti di linea, mancata lavorazione di disdette o di reclami sono all’ordine del giorno per l’Associazione Consumatori 24, che da anni si occupa della risoluzione di vertenze nell’ambito telefonico tramite procedure di conciliazione. Si evidenzia, tra i tanti, un caso molto comune pervenuto proprio in questi giorni presso gli uffici di Consumatori 24, riguardante un giovane ragazzo di Vicenza. Cliente da diverso tempo con l’operatore Tim, riceve una telefonata inaspettata da parte di un sedicente operatore dell’assistenza clienti, che gli comunica l’unilaterale variazione delle condizioni contrattuali, avvisandolo che dal mese successivo avrebbe riscontrato un raddoppio dell’importo fatturato in bolletta, ma che non avrebbe dovuto preoccuparsi. Era possibile infatti, fin da subito, cambiare operatore senza alcun costo di disattivazione, né penali. Il ragazzo, tale S.L., ovviamente non contento del preannunciato aumento della bolletta telefonica, decideva così di passare ad altro operatore, vedendosi però recapitare a casa, da parte di Tim, una bolletta con costi di chiusura di quasi 400 euro, realizzando tramite il 187 che Tim non avrebbe effettuato alcuna modifica sugli importi di fatturazione e che quindi, era stato vittima di un inganno telefonico che lo aveva indotto a sottoscrivere un nuovo contratto con Vodafone.
Certamente, in casi come quello sopra descritto si presume che agiscano delle agenzie che, al fine di emettere nuovi contratti, inducono in errore i malcapitati. Tuttavia l’Associazione può procedere con un tentativo di conciliazione tramite l’Autorità Garante coinvolgendo gli operatori telefonici.
A riguardo è stata fatta una statistica che coinvolge il periodo compreso tra Agosto 2019 ed Agosto 2020. Nel corso di un anno vengono lavorate nella regione Veneto una media di 764 pratiche di conciliazione telefonica. Il 94% di esse ha esito positivo, con uno storno complessivo di fatture di 230.523 mila euro ed indennizzi complessivi per 83.112 mila euro. Si tratta di semplici procedure che, se ben improntate, possono portare ad una facile risoluzione della problematica trattata. In udienza si può facilmente trovare un accordo con la controparte, basterà depositare l’istanza di conciliazione e attendere, da parte dell’Autorità Garante, la lavorazione della stessa e la conseguente convocazione in udienza. Conviene dunque ricorrere in caso di contenziosi telefonici? Visti i dati sopra riportati, per far valere i propri diritti di consumatore, conviene, conviene eccome, con la raccomandazione di affidarsi a professionisti che possano gestire il procedimento o guidare l’utente nel corso dello stesso. Associazione Consumatori 24 gode di una vasta esperienza nel settore e mette a disposizione la professionalità e competenza dei propri esperti a tutti coloro che, in difficoltà, desiderano risolvere le suddette vertenze.