Consumo del suolo in Veneto, appello di Italia Nostra, Legambiente e WWF

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Appare in peggioramento continuo la situazione del consumo del suolo in Veneto, sia per la quantità di suolo sottratto alla natura sia per il degrado del paesaggio e dell’ambiente, per la distruzione dell’ecosistema. Per questo i livelli regionali delle associazioni ambientaliste più importanti del nostro Paese, cioè Italia Nostra, Legambiente e Wwf, hanno unito le forze per agire in difesa del territorio e per contrastare un decadimento che, come certifica il rapporto annuale dell’Istituto Superiore per le Protezione dell’Ambiente (ISPRA), non dà segni di arrestarsi né rallentare.

L’appello è che “Il nuovo testo unico in materia di gestione del territorio e tutela del paesaggio sia occasione per rivedere radicalmente il contenuto delle norme, arrestare il consumo di suolo e ripristinare gli ecosistemi degradati”. Le tre associazioni ricordano che un quarto della biodiversità del nostro pianeta è contenuto nel suolo e se il suolo naturale continua a essere consumato o si degrada, si mette a repentaglio non solo un patrimonio inestimabile ma la nostra stessa esistenza. Il suolo è una risorsa preziosa, limitata e non riproducibile, sempre minacciata aggressivi progetti di espansione urbana e infrastrutturale.

“Di fronte a questa situazione – aggiungono Italia Nostra, Legambiente e Wwf – appare ancor più grave il fatto che negli ultimi anni il consumo di suolo anziché diminuire sia aumentato, nonostante nel 2017 la Regione Veneto, per adeguarsi alle Direttive europee, abbia approvato una legge espressamente finalizzata alla riduzione del consumo di suolo.” Buone intenzioni ma, secondo i numeri, questa legge (la 14/2017) ha fallito nella sostanza. “Di conseguenza – proseguono gli ambientalisti – è necessario rivedere radicalmente l’assetto normativo se si vuole davvero fermare questa pericolosa aggressione al suolo e alla natura. Il recente disegno di legge di iniziativa della Giunta per un Testo Unico per il governo del suolo è un’occasione imperdibile in questo senso”.

Le tre organizzazioni ambientaliste lanciarno dunque un appello per mobilitare l’opinione pubblica e per sollecitare i rappresentanti delle Istituzioni ad agire coerentemente e concretamente per frenare il consumo del suolo in Veneto. Il primo passo è proprio l’appello pubblico aperto alla sottoscrizione di tutta la società civile e in particolare delle realtà organizzate in associazioni e comitati che operano a livello locale e che sono già impegnate a contrastare progetti di espansione urbana che minacciano il territorio.

“Per un sana partecipazione – concludono Italia Nostra, Legambiente e Wwf – crediamo fermamente sia indispensabile coinvolgere associazioni, cittadini e realtà pubbliche e private nella discussione sul nuovo testo unico, che per diventare determinante dovrà compiere un radicale e concreto cambio di passo, a partire dall’adozione di un sistema di calcolo uniformato alle indicazioni europee, per arrivare alla cancellazione di ogni deroga prevista passando dalla definizione di politiche attive e finanziamenti che permettano non solo di arrestare il consumo di suolo, ma anche di raggiungere gli obiettivi di ripristino di almeno il 30% degli ecosistemi degradati, nonché la conservazione e protezione di almeno il 20% delle aree terrestri e marittime entro il 2030, come indicato nella Legge sul Ripristino della Natura, in fase di ratifica finale al Parlamento Europeo”.

La mobilitazione ambientalista prosegue con incontri pubblici e di approfondimento che saranno organizzati congiuntamente e da ognuno delle tre associazioni, insieme ad iniziative e azioni per sollecitare la Giunta e il Consiglio regionale a confrontarsi, per andare verso la definizione di un testo unico coraggioso e concretamente utile a frenare la pericolosa perdita di suolo naturale a cui stiamo assistendo.

L’appello di Italia Nostra, Legambiente e Wwf è consultabile attraverso i siti web delle tre associazioni ed è possibile sottoscrivere online attraverso il seguente link: https://forms.gle/jgsJR68joCEMQwn97