“Anche quest’anno in Veneto (non) si festeggia il primato per il consumo di suolo: se non fosse che il dato è drammatico, potremmo inserire quest’evento nella busta paga dei lavoratori come festività non goduta”. Questa l’amara riflessione in una nota della portavoce del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati Silvia Benedetti, che così continua: “quella del rapporto ISPRA e del primato negativo del Veneto è oramai una ricorrenza, così come le scusanti della Giunta regionale, che affermano che alle nuove norme regionali per il consumo di suolo occorra tempo per mostrare la loro efficacia. In parte può essere vero, in quanto la costruzione di alcuni insediamenti è stata programmata prima del 2017, ma questi dati negativi sono senza dubbio il frutto di una politica a trazione leghista che antepone il lucro alla salute dei cittadini.
In Veneto vi sono migliaia di capannoni sfitti perché per anni è stato più conveniente deturpare il paesaggio della nostra regione piuttosto che recuperare strutture a volte fatiscenti e pericolose, il tutto con la connivenza di chi governava. Occorre fermare l’avanzata dei centri commerciali e limitare i grandi insediamenti della logistica, specialmente se ciò significa consumare ettari di suolo: a fronte di qualche migliaio di posti di lavoro, i danni per l’ambiente sono incalcolabili.
Prendiamo ad esempio Padova: in poco più di un anno si aggiungeranno 10 mila metri quadrati di supermercati. Non vorremmo che anche aree che potrebbero essere destinate a parchi fruibili per la cittadinanza, come nel caso di Vigodarzere, subissero lo stesso destino. Non c’è più tempo,” termina Benedetti, “occorre cambiare radicalmente il modo di rapportarsi con il territorio ed occorre farlo ora.
Mi auguro che dalle prossime elezioni regionali arrivi un forte segnale di discontinuità rispetto alle politiche del cemento finora perseguite”.
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