Il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Giovanni Rolando (PD), componente della Commissione Servizi alla Popolazione, torna a sollecitare la giunta Rucco sulla questione delle poste in piazza Garibaldi. Fuori dal centro, al Mercato Nuovo, il container è stato tolto e gli uffici postali sono stati spostati in via Zampieri. Nell’ottobre del 2020 l’allora viceministro grillino Buffagni propose, rispondendo a un’interrogazione del deputato vicentino di Forza Italia Zanettin, di spostare gli uffici attualmente nel container di piazza Garibaldi in viale Roma. “È dall’ottobre dell’anno 2018 che il palazzo storico della sede centrale di Poste Italiane e Telecomunicazioni, in centro storico di Piazza Garibaldi che ospitava gli uffici pubblici di servizio postale alla popolazione, è chiuso per lavori di restauro e ristrutturazione – afferma Rolando -. Il servizio ai cittadini di Poste Italiane in piazza Garibaldi si svolge in un container ubicato sulla piazza, che ospita il personale addetto e lo spazio sportelli per l’utenza. Lo spazio di lavoro e servizio al pubblico costringe personale ed utenza in spazi angusti, in una situazione precaria che determina difficoltà di lavoro e non garantisce le necessarie distanze per il diritto alla privacy dei cittadini; oltreché difficoltà ad usufruire dei servizi igienici posti all’interno del Palazzo”.
“Tale precaria e provvisoria situazione permane da ormai 910 giorni (due anni e mezzo) e che rischia per non si sa quanto tempo ancora di protrarsi ulteriormente; non pochi sono gli edifici di proprietà pubblica vuoti, e da tempo non utilizzati, ubicati in centro storico in città di Vicenza; dal 2000 il Palazzo delle Poste centrali di Vicenza è “tutelato da vincolo storico-monumentale posto con decreto del Ministero dei Beni Culturali”; vi è sentenza di annullamento del Tar del Veneto circa il permesso di costruire rilasciato dal Comune alla società Dervall srl per la ristrutturazione del Palazzo delle Poste di Vicenza”.
Rolando ha presentato una domanda d’attualità al sindaco e/o all’Assessore di competenza per sapere: “se intenda coinvolgere la/e Commissione/i consiliare/i ad hoc per riferire e discutere in tempi utili la eventuale proposta di deliberazione di giunta per il progetto di restauro del Palazzo, avendone recepito tutte le autorizzazioni necessarie prima del passaggio in Consiglio comunale; entro quali tempi si procederà a questi passaggi istituzionali; per quanto tempo ancora permane la situazione attuale del servizio postale di piazza Garibaldi, svolto in un ‘container’ trascorsi ormai 910 giorni dalla sua entrata in funzione provvisoria; se non ritenga il sindaco nonché Presidente della Provincia di individuare con urgenza una nuova idonea e più civile ed efficiente struttura di servizio alla popolazione, guadagnandone in efficacia e sicurezza per il personale addetto e per i cittadini tutti; anche per il permanere di questa difficilissima situazione di pandemia da Covid – conclude Rolando – costringendo le persone al freddo in lunghe file di attesa”.